MARIANNA VAZZANA
Cronaca

"I paninari siamo noi. Con stile e profondità"

Dagli ex adolescenti ai ragazzi di oggi che “rubano“ dall’armadio i vestiti al papà: maxi raduno in San Babila. E arrivano anche dall’estero

di Marianna Vazzana

"Paninari e Preppy, la macchina del tempo torna al 1985". Sono sbarcati tutti ieri in piazza San Babila, gli ex adolescenti degli anni Ottanta insieme a giovani promesse che hanno rubato dagli armadi dei genitori magliette Best Company e cinture El Charro. Il loro stile inconfondibile ha riempito il centro di Milano per il mega raduno estivo, il primo dopo l’emergenza Covid. "Ci ritroviamo oggi, sempre con lo stesso entusiasmo. Anzi accresciuto dal fatto di non esserci visti per tanto tempo a causa dei lockdown", spiega Andrea Marzolla, fondatore della pagina Facebook "Paninari uno stile di vita" che raccoglie oltre 300 iscritti. "Abbiamo paninari in arrivo da Lombardia, Piemonte, Liguria, Puglia, Sicilia e Calabria. Persino dalla Svizzera e dalla Germania". Tra gli ospiti, Paolo Vessella, proprietario del brand El Charro e la licenziataria dello stesso marchio per le cinture, Claudia Rota. "Questo mondo è super vivo – commenta –, c’è fame di qualcosa che abbia radici profonde". Alcuni portano vestiti del 1985, come Fabio Lauria, che si è presentato con una maglia Stone Island di 36 anni fa. "Sono svizzero – racconta –, nato da mamma bergamasca e papà siciliano. Da ragazzo, ogni volta che tornavo in Italia vedevo giovani con vestiti Best Company e fumetti ‘da paninari’, e ne facevo incetta. A Basilea insegno Lingue alle scuole medie e lavoro così vestito".

Emiliano Vailati arriva da Soncino, in provincia di Cremona, "dove si trova il castello che divenne set del celebre film Ladyhawke". Fabio Dinoi, paninaro di Taranto, ha portato tutta la famiglia: la moglie Lisa, "conosciuta in comitiva" e le figlie Federica e Laura di 12 e 10 anni. "Tutte Preppy". Matteo Rossi, sedicenne, da Legnano è arrivato insieme al papà. "A mio padre ho rubato i vestiti dall’armadio. È il mio stile".