GIAMBATTISTA
Cronaca

I nodi del Comune: "Rimpasto tra 7 giorni". Scontro Sala-Forza Italia sul ricordo di Berlusconi

Il sindaco conferma la volontà di cambiare la squadra della Giunta e rilancia l’invito ad allargare la coalizione ai centristi. “No“ ai forzisti che chiedono deroghe per intitolare subito un luogo pubblico al Cavaliere.

Anastasio

Le ricadute e le analisi post-elettorali, da un lato, l’anniversario della morte di Silvio Berlusconi, dall’altro. Nel mezzo il sindaco Giuseppe Sala, ieri intervenuto ad ampio raggio sul momento della città, del centrosinistra nonché sui tempi coi quali procedere alle intitolazioni dei luoghi pubblici. Innanzitutto il rimpasto. Ieri il primo cittadino ha confermato che ci sarà, non una sorpresa questa, e lo ha messo in agenda per settimana prossima: "Sono al lavoro, ma le idee non sono ancora definite. Ho una serie di opzioni in testa, ora vediamo. Penso che la settimana prossima lo faremo, ovviamente stiamo aspettando l’ufficializzazione dell’elezione al Parlamento europeo di Pierfrancesco Maran (assessore comunale alla Casa ndr), sono molto positivo, credo che salvo improbabili intoppi passi in Europa e quindi per rispetto aspettiamo". Alla domanda se stia pensando più a un profilo tecnico o politico, Sala ha risposto: "Sto pensando a varie soluzioni, vediamo quale sarà quella che mi garantisce di più anche una copertura rispetto a un tema come quello della casa, che è delicato e su cui io voglio segnare l’ultima parte del mio mandato". Tra i possibili successori di Maran c’è l’attuale capogruppo del Pd a Palazzo Marino, Filippo Barberis.

Quindi l’analisi del voto in casa centrosinistra: "Bisogna definire cos’è il centro e chi sono gli interpreti. Servirebbe qualcosa che allarghi la coalizione del centrosinistra. A mio avviso dovrebbe essere uno spazio politico che è radicato nel centrosinistra, che non può immaginare di essere opportunisticamente con la destra o con la sinistra – ha spiegato e aggiunto Sala –. Va bene tutto, ma credo che chi ha ambizione di collocarsi lì, debba sapere che con Roberto Vannacci o con chi ha ancora nostalgie fasciste non ci si mette. Quindi, una scelta di campo preciso. Con rispetto di chi la pensa diversamente. Senza alcun tipo di ambiguità".

Ieri, ad un anno esatto dalla sua scomparsa, ha tenuto banco la polemica sui tempi per l’intitolazione di un luogo pubblico a Berlusconi. Per legge bisognerebbe attendere 10 anni dalla data del decesso, salvo deroghe. Ma il sindaco non vuole sentirne parlare: "No, deroghe è impossibile. Ripeto: c’è il rispetto della persona, però deroghe non le faremo. L’ho detto più volte, quindi rimaniamo su questa posizione". Da qui la protesta di Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia: "Sul niet del sindaco Sala in merito alla deroga per l’intitolazione di un luogo della città al compianto presidente Berlusconi, come sempre dobbiamo sottolineare tutta l’ipocrisia della sinistra meneghina e dello smemorato Sala, che recentemente ha dedicato a Lena D’Ambrosio un orto urbano a Quarto Oggiaro. Certo, un orto non è una piazza e nemmeno un parco, tuttavia sono molte le eccezioni fatte per gli “amici” del Pd, come ad esempio il plesso scolastico intitolato ad Umberto Eco o la palazzina Liberty dedicata, e poi abbandonata, a Dario Fo e Franca Rame. La legge prevede delle deroghe come dimostrato dalle tanti intitolazioni di piazze dedicate al Cavaliere lungo tutto lo Stivale. Domani (oggi ndr) nella discussione della mozione da me presentata in merito all’intitolazione di un luogo pubblico situato nei quartieri oggetto di rigenerazione urbana, mi auguro che il dibattito sia più alto e che tenga in maggior considerazione tutto ciò che Berluscon fece per Milano e l’Italia intera durante la sua eccezionale vita. Oggi Berlusconi è rimpianto anche da tanti avversari politici".