Lolito
Bergamo e Brescia, capitali del dolore durante la prima fase della pandemia e Capitali italiane della cultura tre anni dopo, nel 2023. La scelta avvenne proprio a metà 2020, quando le due province erano già particolarmente colpite e, tutti ricordano, le loro tante vittime angosciavano l’intero Paese. Si voleva che l’ambita designazione fosse un segno di rinascita, la luce di un nuovo cammino nel sentiero che a tutto porta, quello della cultura. E i due luoghi abbondano di meraviglie artistiche, storiche e paesaggistiche: per limitarsi a due esempi, Bergamo con la bellezza della sua Città Alta, meta continua di turismo; Brescia con il suo sorprendente Museo di Santa Giulia, straricco di testimonianze di epoca romana. Eppure, molto non è conosciuto come meriterebbe: siti misteriosi o in oblio, dimore dimenticate o troppo appartate. Come fare per portare anche questo patrimonio alla luce? Il modo lo hanno trovato cinque noti autori che credono nella trasmissione degli strumenti del narrare e si impegnano come tutor in alcune delle migliori scuole di scrittura: Luca Doninelli alla Iulm, Marco Balzano e Gianni Biondillo alla Belleville, Raul Montanari ai Corsi di scrittura creativa, Alessandro Baricco alla Scuola Holden. Be’, questi cinque nomi hanno affidato a dodici giovani promesse il compito di raccontare le storie di altrettanti luoghi straordinari del territorio bresciano e bergamasco, caduti nell’ombra oscura della marginalità.
Il lavoro della bella e coraggiosa dozzina, pubblicato dalle Edizioni Ares con il titolo “Inedita“, verrà presentato venerdì 10 alle 18.30 al Teatro Oscar di via Pietro Colletta 21. Ci saranno ovviamente loro e anche tre maestri: Doninelli, Montanari e Biondillo. Tutti parleranno delle luci ancora nascoste delle nuove capitali Bergamo e Brescia.