
Pearl Jam (Barbaglia)
Milano, 25 giugno 2018 - Grazie all’iDays, la città di Milano ha trovato nel Parco Experience la grande area concerti che forse gli mancava. Ben servita a livello logistico, senza problemi di orario, senza limitazioni stagionali, con una capienza molto superiore a quella dello stadio di San Siro (80mila posti contro i 56mila del Meazza) e con diverse infrastrutture dell’Esposizione Universale del 2015 ancora pienamente utilizzabili.
Nell’attesa degli 80mila di Eminem, il primo vero test è arrivato venerdì scorso con i 60mila richiamati ai piedi della Collina Mediterranea dai Pearl Jam. Il loro record in Italia. Queste le impressioni.
Parcheggi: 7
La vicinanza della Fiera offre un’eccellente gamma di soluzioni.
Accoglienza: 7
Personale efficiente. Cartellonistica di segnalazione migliorabile. Accesso ordinato e regolare.
Biglietterie: 5
Raggruppate tutte in un’unica area creano confusione, intasamento e code. Poter utilizzare per accrediti o cambio biglietti già gli uffici presenti nella stazione, come ai tempi di Expo, migliorerebbe (di molto) le cose.
Zona concerto: 8/6
Eccellente la fruibilità dell’area grande, un po’ costretta quella dell’Open Theater, penalizzata da vincoli perimetrali che finiscono con l’ammassare il pubblico in modo eccessivo.
Suono: 7/6
Buono sia vicino al palco che lontano nell’area grande. Meno nell’Open Theater.
Sicurezza: 7
La conformazione del parco rende i flussi adeguatamente governabili. Personale efficiente e adeguatamente preparato.
Servizi igienici: 6
Eccellenti quelli delle strutture Expo. Un po’ carente il numero di bagni chimici mobili dislocati ad integrazione di quelli fissi.
Bar: 6
Inevitabile la calca durante i cambi-palco, ma un maggior numero di punti vendita alleggerirebbe la pressione generale.
Ristorazione: 5
Manca la varietà di scelta e questo è abbastanza incomprensibile a fronte di decine di migliaia di potenziali clienti.
Altri esercizi commerciali: 5
Pochissimi rispetto ad altre rassegne che hanno fatto proprio dei “mercatini” una delle loro carte vincenti.
Attività collaterali: 5
Inesistenti o quasi. E questa è un’altra anomalia rispetto ad altri grandi festival europei. Dovendo passare giornate intere nell’area, il pubblico cerca svaghi pure diversi dalla musica. Apprezzata dalle famiglie l’area bambini.
Merchandising: 7
Numerosi i banchi, grandi e forniti. Varietà di scelta non eccessiva.
Copertura telefonica: 5
In tilt nell’area del concerto, regolare nel resto del parco.
Deflusso: 6
Abbastanza regolare. Il problema, casomai, è esterno all’area concerti a causa del mancato coordinamento tra Atm e Trenord (un biglietto unico per il trasporto locale utilizzabile indifferentemente nella metro come sui treni del passante agevolerebbe le cose).
Pure la frequenza dei treni va forse studiata meglio da Atm riducendo i tempi d’attesa per evitare il sovraffollamento delle vetture.