I 7 fuggitivi tornano in cella a Milano

Tutte le 7 persone evase dall'Istituto Penale Minorile di Milano "Cesare Beccaria" il 25 dicembre sono state riacciuffate. Uno è stato trasferito in un carcere per adulti e un altro ha patteggiato 8 mesi in più. La maxievasione ha sollevato un dibattito sulla sicurezza del Beccaria.

Sono tornati tutti e sette in carcere i giovani detenuti evasi nel giorno di Natale dall’Istituto penale minorile di Milano “Cesare Beccaria”. Erano compagni di cella ed erano stati arrestati per rapina e per reati di droga. Sono rientrati tutti nei minorili, tranne un giovane marocchino, che nel frattempo, era appena diventato maggiorenne, a quel punto è stato traferito in un carcere per adulti e mandato a giudizio con l’accusa di evasione e non godrà nemmeno del regime “agevolato“ dei minorili nella rieducazione. A questo si aggiunge la reclusione di un 17enne “capobanda“ che ha patteggiato otto mesi in più.

È finita così la maxievasione dal carcere Beccaria avvenuta lo scorso 25 dicembre. In sette avevano trovato il modo di scappare, approfittando dei lavori in corso nell’istituto da lungo tempo rompendo una protezione in legno già cedevole.

Sei di loro erano saliti sulle impalcature per poi calarsi da un muro più basso rispetto a quello che circonda l’istituto, un altro aveva, invece, utilizzato un lenzuolo per scavalcare la recinzione e allontanarsi. L’evasione aveva innescato un feroce dibattito sulla sicurezza e sui problemi mai risolti del Beccaria.

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