LUCA BALZAROTTI
Cronaca

Perché nessuno vuole più fare la guardia giurata? Decine di annunci online senza risposta

Lombardia prima regione per addetti tra vigilantes e investigatori: Como la provincia con più operatori davanti a Milano, Bergamo e Brescia

La sede di un'azienda di guardie giurate (Archivio)

La sede di un'azienda di guardie giurate (Archivio)

Milano, 7 luglio 2024 – Si cercano guardie giurate. I centri impiego delle province sono pieni di annunci di lavoro: in palio fino a decine di posti per società. Le proposte, però, restano online per mesi. Poche le candidature anche in Lombardia, prima regione per addetti nel settore della vigilanza e nell’investigazione privata: 23.976. Uno su quattro (25,5% del totale nazionale) lavora qui. In Italia la vigilanza privata conta 1.500 imprese e oltre 100mila occupati. Solo meno di un terzo, tuttavia, ha la certificazione del Ministero dell’Interno. Il settore fattura complessivamente 3,6 miliardi.

Oltre l’86% è rappresentato da società di capitali, il 7,7% da cooperative. Le piccole imprese (10-49 addetti) sono poco meno della metà (il 42,8%) di quelle censite dal Ministero. Il giro d’affari, però, è quasi interamente nelle mani di medie e grandi imprese che insieme producono oltre il 93%.

La mappa lombarda

La Lombardia è la quarta regione per società attive (11,2% del totale nazionale): sono 432, che operano nei servizi di vigilanza e investigazione. Como occupa il primo posto a livello regionale con 11.120 operatori assunti in 17 imprese (qui hanno i sede i tre gruppi più grandi). Seguono Milano con 7.250 in 234 società, Bergamo con 1.896 in 28, Brescia con 1.426 in 34.

Lontano dalle prime quattro i numeri si riducono: Varese conta 946 lavoratori distribuiti in 32 aziende, Monza e Brianza 571 in 38, Lodi 291 in 4 e Pavia 221 in 18. Chiudono Sondrio con 90 addetti in 2 imprese, Mantova con 67 in 14, Cremona con 53 in 4 e Lecco con 48 in 7 società.

Il rapporto con la politica

Accanto a quella dell’occupazione c’è un’altra partita che il settore sta giocando: mercoledì in Senato è in agenda la discussione sul disegno di legge di riforma delle guardie giurate particolari. Il giorno dopo è prevista una manifestazione al Ministero promossa dal sindacato per superare i freni giuridici che, secondo le associazioni dei lavoratori, non consentono di garantire un collocamento preciso e un ruolo ben definito:

"Le guardie giurate sono un’importante risorsa per la sicurezza nazionale e non sono figlie di un Dio minore – dichiara Massimo Raffi, segretario generale del Sav (Sindacato autonomo vigilanza - guardie giurate) –. Vanno valorizzate per l’impegno e il contributo sul territorio".