Supermercati Gs, convalidato il sequestro di 64,7 milioni di euro. A rischio per un anno la pubblicità dei prodotti

L’indagine della Procura di Milano su una presunta frode fiscale attraverso i “serbatoi di manodopera”.

A sinistra agenti della Guardia di finanza e a destra un supermercato Carrefour

A sinistra agenti della Guardia di finanza e a destra un supermercato Carrefour

Milano, 30 aprile 2024 – È stato convalidato il sequestro preventivo d’urgenza, eseguito lo scorso 15 aprile dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, di 64,7 milioni di euro a carico della GS spa del gruppo dei supermercati Carrefour Italia nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano su una presunta frode fiscale.

Lo ha deciso, nei giorni scorsi, il gip Luca Milano che ha fissato per il prossimo 17 maggio l’udienza per discutere sulla misura del divieto per un anno di pubblicizzare beni e servizi chiesta dal pm Paolo Storari nei confronti della società della grande distribuzione.

L’inchiesta è una di quelle coordinate dalla Procura di Milano sui cosiddetti "serbatoi di manodopera": un presunto sistema, attraverso il quale grandi aziende si garantiscono "tariffe altamente competitive" sul mercato "appaltando manodopera" in modo irregolare per servizi di logistica e "movimentazione merci". In particolare, ricostruendo "la filiera della manodopera", è stato rilevato che i rapporti di "lavoro" con GS "sono stati schermati da società filtro che, a loro volta, si sono avvalse di diverse cooperative (i cosiddetti ‘serbatoi), le quali avrebbero sistematicamente omesso il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale" ai lavoratori.

Secondo l’inchiesta tra il 2018 e il 2022 GS spa avrebbe "fatto largo ricorso all’esternalizzazione dei servizi di logistica, movimentazione merci, facchinaggio e trasporto" con la "stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera" e con un meccanismo di presunte false fatture per "362 milioni di euro". E tutto ciò "ha comportato - si legge nel decreto del pm - non solo il sistematico sfruttamento dei lavoratori ma anche ingentissimi danni all’erario". Alla società della grande distribuzione, tra l’altro, nel 2022 erano già stati sequestrati oltre 33 milioni in un’altra indagine su una presunte frode fiscale.

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