Frode fiscale Gs-Carrefour, convalidato il sequestro di 64,7 milioni di euro

La Procura di Milano ha confermato la misura preventiva eseguita lo scorso 15 aprile nell’ambito dell’inchiesta sui “serbatoi di mano d’opera”

A sinistra agenti della Guardia di finanza e a destra un supermercato Carrefour

A sinistra agenti della Guardia di finanza e a destra un supermercato Carrefour

È stato convalidato il sequestro preventivo d'urgenza, eseguito lo scorso 15 aprile dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, di 64,7 milioni di euro a carico della GS spa del gruppo dei supermercati Carrefour Italia nell'ambito dell'indagine della Procura di Milano su una presunta frode fiscale.

Lo ha deciso, nei giorni scorsi, il gip Luca Milano che ha fissato per il prossimo 17 maggio l'udienza per discutere sulla misura del divieto per un anno di pubblicizzare beni e servizi chiesta dal pm Paolo Storari nei confronti della società della grande distribuzione.

L'inchiesta è una di quelle coordinate dalla Procura di Milano sui cosiddetti “serbatoi di manodopera”: un presunto sistema, come è emerso anche nei casi Dhl, Gls, Uber, Brt, Geodis ed Esselunga, attraverso il quale grandi aziende si garantiscono “tariffe altamente competitive” sul mercato “appaltando manodopera” in modo irregolare per servizi di logistica e “movimentazione merci”.

In particolare, ricostruendo "la filiera della manodopera”, è stato rilevato che i rapporti di lavoro con GS “sono stati schermati da società filtro” che, a loro volta, si sono avvalse di diverse cooperative (i già citati “serbatoi”), le quali avrebbero sistematicamente omesso il versamento dell'Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale ai lavoratori.