"Gridiamo i nomi di chi non ha voce"

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Oltre cento donne uccise negli ultimi dodici mesi. Le protagoniste del lungo corteo di domenica le hanno ricordate tutte, urlando il nome di ognuna. L’iniziativa, organizzata dalla sinergia tra Comune, Artènergia, Accademia poeti erranti, Scuola civica di musica Alda Merini, Le Artemizie e Ugualmente artisti, ha raccolto oltre 150 persone davanti al "Muro delle donne" di via Emilia, uno spazio in cui da anni spicca l’enorme scritta con il numero del centro antiviolenza di zona (800 049 722, Stanza dello Scirocco a Corsico). Dopo il corteo, le donne hanno inserito in un cilindro trasparente un sassolino rosso, in ricordo delle vittime di femminicidio. "Vogliamo ricordarle e dire basta alla violenza sulle donne – ha raccontato Martina Villa, assessore alle pari opportunità e diritti civili –. Di ciascuna vogliamo conservare la memoria e urlare il nostro grido feroce per tutte quelle donne che non hanno più voce". Al suo fianco, la consigliera Grazia Campese che tanto ha contribuito, fin dallo scorso anno, a organizzare iniziative e politiche sul tema. "Voglio che questo messaggio arrivi anche alla magistratura, a coloro che avrebbero potuto fare molto per salvare queste vittime", ha detto con le lacrime agli occhi. Il sindaco Rino Pruiti ha aggiunto "una riflessione per le tante donne che ancora subiscono ingiustizie e privazioni delle proprie libertà". Dopo l’emozionante corteo, le associazioni si sono esibite con canzoni, monologhi, performance e poesie per ricordare che "il 25 novembre è tutti giorni, senza ipocrisie", ha sottolineato Barbara Massa di Artènergia. Fra.Gri.

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