FEDERICO DEDORI
Cronaca

Greta cavalca l’onda verde: "Ora cambiamo"

Il corteo di 9mila ragazzi (50mila per gli organizzatori) per chiedere la svolta sul clima. Oggi gli antagonisti dal Castello a CityLife

di Federico Dedori

La voglia di cambiamento colora le vie di Milano e approda a pochi metri dal Mico, sede della pre-Cop26. Un fiume di persone (con numeri molto più vicini ai 9mila stimati dalla Questura che ai 50mila accreditati dagli organizzatori) ha sfilato da largo Cairoli a piazzale Chiesa per chiedere politiche ambientali più incisive. E stavolta non c’erano solo gli attivisti del movimento internazionale di protesta, ma pure la loro pioniera: Greta Thunberg.

La diciottenne svedese, con un cappellino verde in testa e lo storico cartello "Fridays for Future" che ha dato il via a tutto tre anni fa, ha marciato davanti al corteo e ballato sulle note di "Bella Ciao", circondata da un cordone di sicurezza composto da volontari e affiancata dall’ugandese Vanessa Nakate. Bambini e ragazzi, ma anche mamme, papà e nonni, il serpentone non aveva età: tutti erano uniti da un’unica battaglia, quella per la "giustizia climatica". Slogan e frasi ironiche e provocatorie a punteggiare una giornata senza tensioni: "Se si scioglie il ghiaccio come lo facciamo il mojito?"; "Cingolani ministro della finzione ecologica"; e "Salviamo il pianeta per insegnare agli astemi a vivere". Tre i blitz: il primo con vernice nera nel cortile dell’Unicredit di piazza Edison; il secondo in piazza Affari, dove alcuni hanno trascorso la notte in tenda; il terzo in piazza Buonarroti, con scalata alla statua di Giuseppe Verdi. E poi ce n’è stato un quarto in piazza Duca d’Aosta, lontano dal tragitto ufficiale: una cinquantina di militanti del gruppo "Extinction Rebellion" ha bloccato più volte il traffico in via Pisani; e due di loro si sono arrampicati sui pali dei semafori per esporre uno striscione. Il quinto è avvenuto poco dopo, in piazza Firenze. Gli autori sono stati identificati dalle forze dell’ordine. "Ciao Milano", le prime parole in italiano del discorso di Greta sul palco. "È incredibile vedere così tante persone – ha proseguito –. I ministri del mondo riuniti qui pensano di avere la soluzione per il mondo con i loro bla bla bla e noi siamo stanchi di questo: la speranza siamo noi, non c’è speranza dai bla bla bla dei politici con le loro bugie. Siamo qui in strada perché il cambiamento può venire dalle strade, da noi, non da quelle conferenze". Poi è toccato a Vanessa: "Continueremo a scioperare, non staremo zitti, ma continueremo a scioperare dando voce a chi non ne ha. Più parliamo più diventiamo forti". Anche a Milano, "una città che ha riscoperto i giovani che parlano di ambientalismo e di ecologia", sottolinea Loris Scivoletto di Fridays For Future Milano.

Le iniziative di piazza non sono finite: oggi alle 15 partirà sempre dal Castello la Climate March, che si annuncia molto partecipata e con la possibile presenza di antagonisti e anarchici anche da fuori Regione; la protesta, che sarà monitorata con la massima attenzione da polizia e carabinieri, raggiungerà la zona di CityLife dopo essersi lasciata alle spalle Porta Volta, il Monumentale, via Procaccini, corso Sempione, Domodossola e viale Cassiodoro.