MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Gratosoglio, rinnovato il laboratorio fondato da Susy Giani Liuzzi nel 1979

Arredamento nuovo per lo spazio creato per togliere i bimbi dalla strada grazie ai volontari dell’associazione Aiutility supportati da Ikea, che ha donato i mobili

La fondatrice Susy Giani Liuzzi, 89 anni

La fondatrice Susy Giani Liuzzi, 89 anni

Milano, 6 agosto 2024 – Tavoli, sedie, cassettiere e molto altro. «Il miracolo a più mani è compiuto». Tutto è nuovo nello storico “Laboratorio creativo” di Gratosoglio fondato da Susy, all’anagrafe Assunta, Giani Liuzzi, ottantanovenne che nel 1979 ha dato vita a questo luogo per offrire un’alternativa alla strada ai bambini del quartiere e che nel 2020 ha ricevuto la Benemerenza civica durante la cerimonia degli Ambrogini per il suo impegno. Ne tiene sempre le redini, anche se insieme ai piccoli – una sessantina, tra i 6 e i 10 anni – ci sono altri volontari perché i suoi problemi di salute le impediscono di raggiungere la sede. «Ora mi hanno fatto un bellissimo regalo», dice.

Perché i volontari, con gli “angeli“ dell’associazione Aiutility insieme a Ikea hanno rivoluzionato il locale di via Saponaro 38, sede del laboratorio gratuito in cui i bambini giocano, studiano e creano stando lontano da pc e smartphone. Il cambiamento si vede fin dal muro esterno dipinto con i colori dell’arcobaleno. E continua dentro, con l’arredamento nuovo. «I bambini avranno una bella sorpresa dopo le vacanze. Abbiamo finito di montare i mobili venerdì. A settembre ci daremo da fare per riempirli in maniera funzionale, poi organizzeremo una festa d’inaugurazione» spiega Nuccia Boggi, impiegata in pensione, tra i volontari che hanno raccolto il testimone di Susy. «È stato un grande lavoro di squadra: il parroco don Paolo Steffano ci ha mandato “braccia“ per ritinteggiare. Prima ancora, lo spazio è stato svuotato. Poi si è passati al montaggio. Accanto a me, Lorenzo Perego, Marina Simoncini, Lalli Tarchini, Irene Calbi ed Emilia Manenti».

Al loro fianco per la trasformazione, gli amici dell’associazione Aiutility: «Ricordo la telefonata a Susy in cui le spiegavo il progetto, con un filo di timore che potesse risentirsi di un gesto che avrebbe cambiato l’ambiente che lei aveva costruito. Ma Susy è una grande persona, mi ha riposto: “Al bello non si dice mai no“», racconta Cristina Campanini, medico di base che ha fondato l’associazione durante la pandemia, tenendola poi in vita per aiutare le persone in difficoltà e promuovere iniziative nei quartieri.

E dopo il “sì” di Susy è cominciata la rivoluzione, concretizzata grazie a Ikea. «Ogni anno Ikea – spiega Alice Parolari, che si occupa di sostenibilità e loyalty nello store di San Giuliano Milanese – realizza in tutta Italia progetti in collaborazione con associazioni locali. Per il progetto del Laboratorio creativo di Susy, come sempre siamo partiti da bisogni e desideri dei bambini. Abbiamo quindi riprogettato uno spazio a loro misura, con mobili e complementi del nostro assortimento sicuri e adatti a stimolare la creatività dei più piccoli». «I vecchi arredi –racconta Susy – avevano 20 anni di vita ed erano stati realizzati da mio marito Guido Giani, ora scomparso, insieme al nostro vicino di casa Carlo Cara», che si è dato da fare anche ora cambiando tutti i neon sul soffitto. Lo spazio muta ma l’impegno resta lo stesso.