
di Massimiliano Mingoia
Non chiamatela Piazza Allegria. Finalmente lo spiazzo in via Saponaro tra le case popolari del Gratosoglio ha un nome vero e proprio: Agorà delle Torri Bianche. L’ha deciso il Municipio 5, scegliendo tra le tre proposte in campo dopo un concorso di idee lanciato nel quartiere: le altre due opzioni erano Piazza della Tolleranza e Piazza del Sorriso. Niente da fare. Il Consiglio del “parlamentino’’ ha deciso di scegliere la parola greca che indica la piazza, "agorà", appunto, e due parole che fanno subito venire in mente i palazzoni nella periferia sud di Milano: "Torri Bianche".
Il tormentone che si trascinava dal 2016 si è finalmente concluso, o quasi. Quell’anno, infatti, l’interessamento della Fondazione Mike Bongiorno per il Gratosoglio sembrava la premessa per l’intitolazione dello spiazzo di via Saponaro al celebre presentatore televisivo e al suo celeberrimo slogan: "Allegria". Dunque Piazza Allegria. Anzi no, alla fine la Fondazione Bongiorno, guidata dalla moglie di Mike, Daniela Zuccoli, aveva deciso di spostare il proprio interesse su altre zone della città e "Piazza Allegria" è sfumata. Da allora quell’area tra le Torri Bianche è stata definita la "Piazza senza nome". Un po’ triste, altro che “allegria’’. Lo stallo si è trascinato per alcuni anni. Fino all’ottobre del 2019, quando il Municipio 5 ha deciso di lanciare un avviso pubblico per dare avvio a un concorso di idee finalizzato proprio a trovare il nome giusto per quella che sarebbe dovuto essere Piazza Allegria e invece era ancora un luogo senza nome.
Le tre opzioni sopraelencate emerse come idee dei residenti del Gratosoglio sono state analizzate nell’apposita commissione municipale Urbanistica-Cultura lo scorso 19 gennaio e il Consiglio del Municipio 5 il 21 gennaio ha deliberato di proporre alla Giunta comunale l’intitolazione dello spiazzo tra i civici 32-34-36 di via Saponaro come "Agorà delle Torri bianche". Una proposta rivolta in particolare all’assessore alla Cultura di Palazzo Marino, Filippo Del Corno, che ha la delega sulla toponomastica cittadina. In attesa della decisione finale dell’esecutivo di Palazzo Marino, comunque, la telenovela del nome della piazza non Allegria potrebbe essere veramente alle battute finali. Non è il nome di uno spiazzo che può determinare la svolta per un quartiere, ma prendere una decisione dopo tanti anni di indecisione e dietrofront può essere comunque considerato un buon segnale per il Gratosoglio.