
di Andrea Gianni
Le trattative sono proseguite sottotraccia fra luglio e agosto, e potrebbero portare a una svolta per i lavoratori della piattaforma del delivery Gorillas che, neanche un anno dopo lo sbarco a Milano seguito da una massiccia campagna marketing, ha deciso di abbandonare l’Italia concentrandosi su mercati europei "più performanti". La società Gorillas Technology Italy Srl, ramo italiano della casa madre tedesca, ha comunicato ai sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs "l’interessamento da parte di un investitore a voler rilevare l’attività". Una possibile ancora di salvezza per biker, che si occupano della consegna della spesa a domicilio in bicicletta, addetti alla logistica e impiegati amministrativi avviati verso il licenziamento. Fra contratti a termine non rinnovati, al momento restano in pancia a Gorillas Italia 64 dipendenti a tempo indeterminato (tra cui 13 dimissionari) e 106 a tempo determinato. La partita intanto, dopo gli incontri sindacali, è approdata sul tavolo del ministero del Lavoro, che dovrà fissare un incontro.
"L’ipotesi di un possibile compratore è di sicuro uno sviluppo positivo – spiega Mario Grasso, sindacalista della Uiltucs – ma attendiamo ulteriori sviluppi. Per noi la priorità è la salvaguardia dei livelli occupazionali". In passato c’erano già state interlocuzioni con aziende del settore, che però non erano approdate a nulla. La posta in gioco è l’ingresso nel mercato affollato del quick commerce milanese, che ha calamitato investimenti milionari di piattaforme internazionali fino a quando la bolla gonfiata nei due anni di pandemia ha mostrato le prime crepe. Gorillas ha creato una rete di “dark store“ nelle città e una flotta di addetti alle consegne della spesa, dotati di biciclette e attirati da condizioni di lavoro migliori e più stabili rispetto a quelle dei rider di altre piattaforme. Fino a quando decisioni calate da Berlino hanno decretato l’addio all’Italia, in una strategia di spartizione dei mercati europei che finirebbe per aprire nuovi spazi per Glovo nel nostro Paese. Il colosso tedesco Delivery Hero, azionista di maggioranza della spagnola Glovo, nel 2021 è entrato infatti nel board di Gorillas investendo oltre un miliardi di euro nel processo di ricapitalizzazione della startup. Nel risiko del delivery conquisterebbe posizione anche la turca Getir, sbarcata a Milano quasi in contemporanea con Gorillas, che ha confermato i suoi investimenti in Italia.