
Perplesso il sindaco Angelo Stucchi, indignato dalle polemiche
Gorgonzola (Milano), 16 ottobre 2015 - L'isola ecologica trasloca nelle campagne a nord del metrç, si mobilitano le associazioni ambientaliste: «Giù le mani dall’ultimo verde». Ma s’indigna il sindaco Angelo Stucchi: «Classico esempio di “non nel mio giardino”, la piattaforma sarà collocata in un’area idonea anzichè, come oggi, in mezzo alle case. Da ambientalisti veri mi aspetto battaglie migliori». Tutto è partito da un consiglio comunale nel corso del quale è stata ufficializzata l’intenzione dell’amministrazione di trasferire la piattaforma ecologica comunale, oggi situata in fondo a via Trieste (zona ufficio entrate) e da tempo non più a norma in una porzione al limitare delle celebri «aree a nord della metropolitana», ettari di campagna da decenni vincolata, che confina con il consorzio artigianale. La nuova struttura sarebbe finanziata da Cem per circa 300 mila euro. La prima levata di scudi, in rete, quella del consigliere di Insieme per Gorgonzola Nicola Fracassi. L’altro giorno l’altolà di un gruppo di associazioni ambientaliste che include Astrov, Erbamatta, Gas di Gorgonzola, Insieme per Gorgonzola e Slow food Orto solidale della Pagnana.
Appuntamento per due iniziative di protesta già fissate per il 24 ottobre (6 banchetti in città) e l’8 novembre, data in cui è organizzata una passeggiata esplorativa. «Bloccati per decenni da ipotetici progetti sovracomunali - così una nota - i terreni a nord della metropolitana di Gorgonzola sono diventati da alcuni anni argomento chiave. Il Pgt approvato dalla giunta Baldi ha gettato le basi per una loro edificazione massiva, con il nuovo cimitero e una rete viabilistica che parte dalla Teem per arrivare quasi al confine con Bussero. La giunta Stucchi - prosegue - a fronte di un programma elettorale che parlava di tutela, non ha ancora dimostrato alcuna volontà di rispettare gli impegni, approvando invece un nuovo centro commerciale e il recente progetto della nuova discarica, entrambi all’interno di queste aree. (...) Si chiede all’amministrazione una urgente revisione del Pgt che miri a fare tornare agricole le aree e ad avviare progetti mirati alla sostenibilità ambientale».
«Sono indignato - dice il sindaco - . L’area scelta per la piattaforma non è agricola, ma industriale, e confina con aziende. Non ne esiste una maggiormente idonea ad ospitare una piattaforma ecologica, non discarica, che ad oggi è in una zona residenziale e che otterremmo a costo zero. Mi pare una campagna fuorviante e scorretta».