È una comunità ricca e intraprendente quella degli orti del Parco Nord, che ieri è stata protagonista di una giornata di mostre, premiazioni, pranzo condiviso nel verde della cascina di via Clerici. Del resto, questo anno ha visto un lavoro di ricucitura tra i 13 nuclei che vanno dal Bassini alla zona Niguarda fino a via Ponale. E proprio qui, all’Orto Empoli, ci sono due degli ortisti più anziani. Sergio D’Ambrosio ha 92 anni e da 23 coltiva il suo appezzamento. Ieri ha ricevuto in omaggio dal presidente Marzio Marzorati il grembiule con lo stemma del Parco. "Sono nato e cresciuto tra gli ortaggi. A Pasqua del 1955 da Bisceglie sono arrivato a Milano. Il martedì ero già a fare il fruttivendolo in stazione centrale: ci sono rimasto 10 anni e poi per altri 35 anni ho avuto il mio negozio in via Farini con moglie e nipoti. E che negozio che era! Oggi l’orto mi tiene in forma. Tanti mi avevano detto di lasciare stare, ma mi ha fatto rivivere". Nella ventina di assegnatari di via Ponale c’è anche Giuseppina Delutiis, 95 anni. Dal 2017 coltiva pomodori, zucchine, cetrioli, bietole, basilico e prezzemolo "e anche qualche fiore qua e là. Mio papà in Abruzzo era ortolano e mi ha trasmesso la passione. Mi sono trasferita prima a Pescara come sarta, poi a Milano. Alla fine ho avuto l’orto e spero di continuare ancora per tanto tempo. La terra è la mia madre e la amo. La lavoro anche con le mani, senza guanti". E "fa tutto da sola, anche con la zappa, non vuole che la aiutiamo", racconta la figlia. Quest’anno sono state effettuate 114 nuove assegnazioni sulle 800 complessive: alcuni appezzamenti sono ancora dismessi ma il processo di ricambio e di nuovi innesti è già iniziato. Leopoldo Fragale fa parte del nucleo Ex Borromeo, realizza ceste con canne e salici, e mostra con orgoglio il suo girasole nato tra le verdure. "Ho iniziato appena sono andato in pensione, 15 anni fa. Siamo in 47. Affianco a me sono venuti quest’anno due giovani. Stanno imparando che l’orto ha bisogno di tempo".
CronacaGli ortisti del Parco Nord. Sergio D’Ambrosio, 92 anni: "Qui mi sento rinascere"