Giulia Tramontano uccisa dal compagno, lo strazio della sorella Chiara: “Siamo morti con te e Thiago"

Femminicidio di Senago, i ricordi sui social: avrei voluto essere la zia migliore di sempre se me lo avessero concesso

Giulia Tramontano in una foto con i genitori Franco e Loredana e la sorella Chiara

Giulia Tramontano in una foto con i genitori Franco e Loredana e la sorella Chiara

Senago (Milano) – “Giulia sei bellissima in tutte le foto che le persone riportano. È difficile trovare una foto in cui tu non splenda. Hai il viso di chi non conosce cattiveria. Troppo ingenua per capire in che trappola ti trovassi".

È uno dei post pubblicati su Instagram da Chiara Tramontano, sorella di Giulia. "Ti guardo in questa foto - a commento dell’immagine della sorella sorridente, pubblicata per il lancio di un’iniziativa di fundraising in sua memoria - e penso a quanto Thiago ti potesse somigliare. Avrebbe preso i tuoi occhi, questi occhi mi tormenteranno per sempre". A lanciare la raccolta di fondi sono stati i colleghi di Chiara, che lavora all’Istituto Italiano di Tecnologia a Genova, sulla piattaforma ‘Gofundme’ e ha già raccolto oltre 5.000 euro, l’obiettivo è di arrivare a 10.000. I contributi verranno devoluti in parte all’associazione Penelope, che si è occupata del caso di Giulia, in parte saranno impiegati a supporto di iniziative anti-violenza in Italia.

E’ sempre la sorella Chiara a raccontare i sentimenti che vive la famiglia. Lo ha fatto con uno struggente messaggio sul profilo Instragram che ritrae Giulia con un fiore bianco. "Noi saremo sempre quel fiore appoggiato alla tua spalla. Vi sorreggeremo entrambi (Giulia e Thiago), saremo come nuvole e guarderemo sempre in alto. Io vorrei urlarlo al mondo come mi sento, ma le parole mi muoiono in gola. Perché io sono morta lentamente in questi cinque giorni. Noi siamo morti. Perché tu non sia mai sola. Siamo venuti con te per poterlo cullare, abbracciare, toccare. Perché volevo essere la zia più brava di sempre, se me lo avessero concesso. Noi avremmo voluto fare di più per portarti a casa. Ti prego... dimmi: è stato abbastanza? Tu ci hai sentito? Perché noi non sentiamo più nulla".

Intanto la famiglia dovrebbe rientrare a Sant’Antimo nelle prossime ore. Anche qui c’è dolore, sconcerto, incredulità. Qui vivevano Giulia ma anche il suo carnefice Alessandro Impagnatiello (anche se in pochi si ricordano di lui) prima di trasferirsi alcuni anni fa in provincia di Milano. I genitori e gli altri componenti della famiglia della giovane sono molto conosciuti in città. Il sindaco Massimo Buonanno, ha annunciato il lutto cittadino per il giorno del funerale e deciso la sospensione degli eventi previsti ieri per la festa della Repubblica e del 4 giugno per la giornata mondiale dello sport.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro