
Giulia Torelli, 28 anni, alle prese con una casa dove ristabilire al più presto l’ordine (Newpress)
Milano, 9 dicembre 2016 - Si chiama "closet organizer", letteralmente «organizzatrice di armadi», ed è la nuova professione lanciata in Italia da Giulia Torelli. Ventotto anni, esperta di moda, comunicazione e lifestyle, Giulia è nata a Parma ma

Giulia Torelli, quand’è che l’ordine è entrato nella tua vita? «Da sempre: fin da bambina riordinavo tutto, dai libri nella piccola biblioteca di classe ai cassetti del bagno di casa, fino a che non sono passata agli armadi delle amiche».
Come hai capito che da grande volevi fare l’organizzatrice di armadi? «È qualche anno che ci penso, poi con lo scoppiare della mania del “decluttering” (letteralmente, l’azione di fare spazio eliminando ciò che risulta ingombrante, ndr) mi sono accorta che in Italia nessuno offre questo tipo di servizio, che invece è molto richiesto».
L’identikit del cliente tipo? «Qualcuno con tanti vestiti e poca voglia di riordinarli! Spesso mi chiamano persone che non sanno nemmeno dove sono collocati i capi nel loro armadio e si stupiscono quando troviamo tre o quattro vestiti uno sopra l’altro sulla stessa gruccia».
Sono di più le donne o gli uomini a rivolgersi a te? «Sicuramente le donne».
Riorganizzi solo armadi o anche altre cose? «Mi piace moltissimo riorganizzare anche il bagno (è incredibile la quantità di trucchi che una donna può accumulare), i libri e la cucina».
Quando sei partita con questo lavoro? Ti ha ispirata qualcosa? «Lo faccio da anni per amici e conoscenti, dopo aver letto il libro di Marie Kondo mi sono decisa a farne un secondo lavoro».
Chi è nella vita privata Giulia? «Una ragazza molto attiva, sempre impegnata. Sono molto presente sui social, esco tantissimo, curo il mio blog di moda, frequento corsi e vado fuori a cena con gli amici».
Una domanda che non posso non farti. Com’è organizzato il tuo armadio? «Ho un armadio molto piccolo e perfettamente ordinato, con grucce in velluto tutte uguali: da sinistra a destra abbiamo cappotti, giacche, camicie, pantaloni, gonne e abiti. In basso ho una decina di scarpe e nei cassetti i maglioni e le magliette. Quando apro le ante vedo tutto in ordine e mi sento serena».