Training di 'Youth on the run' (Foto Croce Rossa Italiana)
Milano, 12 ottobre 2015 - Il problema dell'eccessiva presenza dei profughi a Milano è molto sentito e dibattuto da diversi mesi. Ma come sarebbe vivere un giorno intero da migrante in fuga, tra privazioni e difficoltà? Come superare gli ostacoli, gestire la pressione e oltrepassare i confini? Con 'Youth on the run' ci si può mettere alla prova.
Si tratta di un gioco di ruolo ideato nei primi anni '90 dall'insegnante danese Steen Cnops Rasmussen con l’obiettivo di far comprendere ai giovani la situazione di vulnerabilità dei richiedenti asilo e dei rifugiati che sono costretti a fuggire dal proprio Paese a causa di persecuzioni o guerre. Il role play è basato sull’interazione tra partecipanti (che si immedesimano nelle persone migranti) ed istruttori (che interpretano diversi personaggi che i rifugiati incontrano durante il loro lungo viaggio). Per 24 ore, ai partecipanti verrà attribuita una nuova identità al fine di simulare la fuga delle loro famiglie dalla Somalia. Durante la simulazione, i partecipanti affronteranno vari ostacoli, uguali o molto simili a quelli che i migranti incontrano durante il loro viaggio. L’obiettivo finale è quello di raggiungere l’Italia e ottenere l’asilo.
Il gioco si svolgerà nei giorni 17 e 18 ottobre 2015 nella sede del Parco delle Groane in via della Polveriera, 2 a Solaro, nel Milanese. Gli arrivi sono previsti entro e non oltre le ore 9 del 17/10 e le partenze dovranno avvenire dopo le ore 16 del 18/10 Giovedì 15 ottobre alle 18, nella sede della Croce Rossa di Milano, n Via M. Pucci, 7 a Milano, si terrà la giornata informativa e di preparazione al gioco. Il gioco è aperto a 25 giovani dai 14 ai 30 anni della provincia di Milano L’iscrizione al gioco dovrà avvenire attraverso la compilazione del form sul sito internet entro il 13 ottobre 2015.
“Riteniamo che far vivere ai ragazzi, seppur per poco tempo e in un modo protetto i panni di un migrante – spiegano dalla Croce Rossa di Milano – sia un ottimo modo per sensibilizzare e informare su questi temi di pressante attualità, con lo scopo di promuovere una conoscenza critica del fenomeno”.