
di Simona Ballatore
Mosca cieca - per sicurezza - si trasforma in “mosca sorda“. A “rubabandiera“ ciascuno ha il proprio drappo personale. C’è “Grattugia“, il re dei giochi rasoterra, e ora calcio e basket hanno una versione anti-covid. La regola è una: "Mai rinunciare a giochi intramontabili e sport. Basta allenare la fantasia". Parola di Marco Cattaneo, giornalista sportivo, autore di libri per ragazzi e papà di tre ragazzini. Insieme a Pierdomenico Baccalario e Federico Taddia ha pubblicato una guida, fresca di stampa per Mondadori: “Giochi di gruppo (anche) a 1 metro di distanza“. Al posto della fascetta che indica la novità, il volume è circondato da un metro, per prendere bene le misure. "Papà, la maestra ci ha detto che all’intervallo non possiamo più giocare a “Ce l’hai“ come lo conosciamo noi: mi hanno detto qualche giorno fa i miei figli -. Ma per loro non è sconvolgente, hanno una capacità di adattarsi al cambiamento incredibile. Basta rimettere mano a regole convenzionali pur di divertirsi insieme e possono nascere giochi anche migliori". È quello che hanno fatto i tre autori durante il lockdown. "Tanti genitori erano terrorizzati dalle conseguenze che potesse avere sui figli e dalle nuove dinamiche di gioco - spiega Cattaneo - così abbiamo perso carta e penna e ci siamo divisi il lavoro: Taddia si è dedicato ai giochi intramontabili, io mi sono occupato degli sport e Baccalario dei giochi da fermo. Le bellissime tavole di Marianna Balducci spiegano anche schemi e tattiche".
Prima operazione: dare una mano ai genitori durante la quarantena. È nata così la prima versione ebook. Operazione ripartenza: dare qualche dritta alle famiglie - ancora indecise fra attività sportive extra o meno per quest’anno - alle società che si sono rimesse in gioco ma sono state penalizzate dal lockdown e pure alle scuole. Perché anche negli istituti milanesi c’è chi per paura ha optato - almeno per il primo quadrimestre - a giochi da terra o ha sospeso l’attività fisica a data da destinarsi. E all’intervallo come si fa? Sono nate da necessità quotidiane 30 idee per giocare al chiuso e all’aperto, in poche persone o in grandi gruppi, in spazi piccoli o grandi. "Il bello dei giochi è che hanno delle regole. E il bello delle regole è che si possono cambiare": la formula magica. Che Cattaneo ha “testato“ anche sui tre figli, dal basket rivisitato al viaggio del peluche.
Nell’epoca Covid la staffetta - "dal 1912 specialità olimpica per gli uomini e dal 1928 per le donne", ricordano gli autori disseminando pillole storiche - deve perdere il testimone: per evitare di avvicinarsi troppo gli uni agli altri, si gioca annodando caviglia con caviglia o mano con mano, a seconda della versione ma sempre a un metro di distanza. Così legati si devono affrontare insieme gli ostacoli: sedie e zaini. Bisogna mantenere l’equilibrio e muoversi sincronizzati fino alla linea di fondo. Mosca Cieca - della quale si ha notizie anche "fra gli scritti di un autore latino, Macrobio, vissuto ben millecinquecento anni fa" - è diventata “sorda“: "La nostra mosca, per stare a un metro di distanza, deve vederci molto bene. Ma nulla vieta di renderle la vita difficile assordandola a suon di urla", spiegano. Tracciare con i gessetti un quadrato di 12 metri per 12, diviso in caselle quadrate con ciascun lato di 1,5 metri: le istruzioni per evitar contatti. Ogni volta che il capo-gioco batte le mani ogni giocatore è obbligato a spostarsi. Anche nascondino è stato rivisitato con “corridoi” di ingresso e la tana non va mai toccata.
E per gli sport di contatto? "Il modo più semplice è organizzare grandi sfide tra due nuclei famigliari. Mischierete le squadre in modo che ognuno debba marcare un membro della propria famiglia, che quindi andrà a giocare nell’altra squadra - spiega Cattaneo -. Difendendo esclusivamente “a uomo” su un nostro “congiunto” potremo appiccicarci all’avversario senza nessun problema". In mancanza di congiunti, i ruoli possono diventare fissi e i giocatori rimanere distanti, come in un calcio-balilla vivente e il pallone viene toccato con le mani solo dal portiere. "Sopravviveremo al virus - conclude Cattaneo - ma in questa fase possono nascere giochi frizzanti e nuovi che potremo continuare a fare anche quando ci potremo riabbracciare".