NICOLA PALMA
Cronaca

Terrorizza i vicini, arrestato l’ex giocatore dell’Olimpia Samuels. E lui urla: “Sono un campione, non sono un criminale”

L’intervento a Milano: “I bimbi hanno paura”. Per l’atleta di 35 anni di origini giamaicane che in passato ha giocato anche in Nba l’accusa di atti persecutori

Il 35enne giamaicano Samardo Anthony Samuels, campione di basket che ha giocato in Nba con la maglia dei Cleveland Cavaliers e che i tifosi dell’Olimpia ricordano per i due anni da centro dominante

Il 35enne giamaicano Samardo Anthony Samuels, campione di basket che ha giocato in Nba con la maglia dei Cleveland Cavaliers e che i tifosi dell’Olimpia ricordano per i due anni da centro dominante

Milano – Ore 20.50 di sabato, uno stabile di via Valtellina, in zona Farini a Milano. Nel cortile interno c’è un omone di due metri che beve alcolici e ascolta musica a tutto volume, con un cane corso senza guinzaglio né museruola che gli corre intorno. Poco lontano, nel seminterrato di una delle scale del condominio, c’è una famiglia composta da marito, moglie e due figli minorenni: se ne stanno rintanati per paura, dopo essere stati minacciati e intimoriti dal molosso e dal suo padrone. Sono proprio loro a chiamare il 112, generando un intervento dei carabinieri del Radiomobile che si concluderà con l’arresto del presunto stalker. Così l’altro ieri è finito in manette il trentacinquenne giamaicano Samardo Anthony Samuels, campione di basket che ha giocato in Nba con la maglia dei Cleveland Cavaliers e che i tifosi dell’Olimpia ricordano per i due anni da centro dominante (con uno scudetto in bacheca) con la casacca biancorossa. Stamattina l’uomo si presenterà davanti al giudice della direttissima.

Torniamo al cortile di via Valtellina. I militari notano subito Samuels e lo invitano a mettere in sicurezza l’animale e a mostrare un documento. “I’m a big champion, i’m not a criminal”, urla lui. Il giamaicano finge di non comprendere l’italiano e, con la scusa di dover accompagnare in casa il cane, si chiude dentro. Solo in quel momento, la famiglia si palesa nell’androne e raggiunge finalmente il primo piano: i bambini piangono terrorizzati.  Dopo alcuni minuti, i carabinieri riescono a instaurare un dialogo con Samuels, che, dopo una telefonata con l’avvocato, si tranquillizza. Le generalità inserite in banca dati fanno emergere alcuni precedenti e un procedimento in corso per atti persecutori, con divieto di avvicinamento (violato) proprio al marito della coppia “in ostaggio” e a un’altra inquilina. A quel punto, il trentacinquenne viene portato in caserma.

Lì si presentano altri tre residenti per sporgere querela: una, in particolare, dice che i comportamenti molesti del vicino l’hanno costretta a cambiare abitudini di vita. A valle degli accertamenti, Samuels viene arrestato; nel verbale, i militari lasceranno traccia anche di un atteggiamento scontroso e minaccioso nei loro confronti, visto che l’uomo “pretendeva di poter agire per conto proprio e non dover sottostare ad alcun regolamento”La situazione non idilliaca nel condominio è testimoniata anche da ben cinque interventi di polizia o carabinieri tra il 23 febbraio e il 6 marzo: in un caso, il cestista avrebbe aggredito il corriere di una società di spedizioni per impedire la consegna di un plico a una residente. A fine 2017, Samuels era stato denunciato per ingiurie da una donna a cui aveva occupato il posto per disabili in viale Jenner parcheggiandoci la sua Porsche Panamera.