Ginelli chiama, Squeri declina "Campagna elettorale livorosa il confronto non sarebbe sereno"

Urbanistica, tutela del verde e rilancio delle strutture sportive: il candidato del centrosinistra Gianfranco Ginelli chiama lo sfidante a un confronto, ma Francesco Squeri, portabandiera delle liste civiche San Donato futura e SandoLab, declina l’invito. Sono questi gli ultimi sviluppi dello scenario politico locale quando mancano solo otto giorni al ballottaggio del 26 giugno, nel quale si decideranno il futuro sindaco e il destino amministrativo della città.

"Da alcuni giorni è partita, da parte degli esponenti della coalizione che fa capo al candidato Ginelli - dichiara Squeri - una campagna livorosa, fatta di attacchi personali irrispettosi, falsi, allusivi e che addirittura coinvolge membri della mia famiglia. Questi attacchi stanno aumentando in maniera esponenziale, nonostante la nostra linea sia quella di non alimentare queste basse polemiche". "Riteniamo - prosegue - che, a fronte di questo clima, non ci siano le condizioni di serenità e correttezza necessarie affinché il confronto tra candidati possa servire la sua funzione di pubblica utilità, come invece è avvenuto durante i precedenti confronti, ai quali non ho esitato a partecipare". In vista del secondo turno, il leader della compagine civica ha scelto d’intensificare le passeggiate e gli incontri nei quartieri "per convincere tutti gli indecisi, chi non mi ha votato, o chi addirittura non è andato a votare".

Col candidato Ginelli che si mette a disposizione dei cittadini nella sede del proprio comitato elettorale, in via Libertà 64, anche la coalizione di centrosinistra è a caccia del consenso degli indecisi e di chi al primo turno ha snobbato le urne. "Voglio mettermi in ascolto delle persone che non sono venute a votare - afferma il leader del centrosinistra in un video-messaggio sui social -: le voglio incontrare, voglio capire quali sono i dubbi e le domande e come possiamo migliorare la nostra proposta".

Da ambo le parti, si cerca dunque di attingere ai delusi e agli scontenti; è indubbio che ad ingolosire sono anche i 3310 voti ottenuti al primo turno dal centrodestra capitanato da Guido Massera. Un serbatoio di consensi che potrebbe rivelarsi decisivo in sede di ballottaggio.

Alessandra Zanardi

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