
C’è il rischio che 800 ghisa sovrintendenti perdano il grado, tornando assistenti esperti. A lanciare l’allarme è il segretario del Sulpm Daniele Vincini, che parla di "ennesima umiliazione per il personale della polizia locale di Milano". Ecco come si è arrivati a questa situazione, secondo il sindacato. Il 22 marzo 2019, il regolamento numero 5 varato da Regione Lombardia ha modificato la disciplina dei gradi nella polizia locale (riformando quanto previsto dalle precedenti norme approvate nel 2013), dando agli enti locali 36 mesi dalla sua entrata in vigore per darvi attuazione. In particolare, per il grado di sovrintendente è stato previsto che possa essere assegnato al personale con anzianità di almeno 25 anni, invece dei 20 di prima. Il regolamento è stato recepito dal Comando "solo in questi giorni", aggiungono dal Sulpm, con nuovi gradi da indossare dal primo turno di martedì primo giugno 2021. Peccato che in questi due anni circa 800 vigili abbiano acquisito il grado di sovrintendente con la vecchia regola dei 20 anni di servizio.
Cosa succederà a questo maxi pattuglione di ghisa? Lo ha chiarito in un comunicato interno il comandante Marco Ciacci datato 10 maggio, a seguito della risposta arrivata dal Pirellone al quesito di piazza Beccaria: "Alla luce del riscontro" da parte della Regione, "conservano il grado di sovrintendente gli operatori che l’avevano maturato, ai sensi della previgente regolamentazione, alla data del 26 marzo 2019, nonostante non abbiano attualmente raggiunto un’anzianità di servizio pari ad almeno 25 anni". Conclusione: gli altri 800 sono fuori. "Neanche a Caporetto ci furono tante persone degradate nello stesso momento", prova a ironizzare Vincini. Che poi torna serio: "Tutta colpa dell’inerzia dell’amministrazione".
In realtà, c’è una soluzione all’orizzonte, e sta tutta nel comma 4 dell’articolo 12 del nuovo regolamento regionale: "L’amministrazione da cui dipende l’operatore, in relazione a esigenze organizzative, può derogare ai criteri di attribuzione del grado sulla base di principi stabiliti nei regolamenti di corpo e di servizio". Da questo punto di vista, il Sulpm fa sapere che, "di concerto con Regione e Comando, sta cercando di evitare questo ennesimo affronto nei confronti di chi ha già assunto il grado da sovrintendente e che non può in nessun caso vedersi degradato". Anche perché la querelle ha pure un risvolto economico, legato alla differenza tra le buste paga di assistenti esperti e sovrintendenti: stiamo parlando di poche decine di euro al mese, ma si tratta di cifre comunque importanti se sommate per mesi o anni. Detto altrimenti: chi sarà degradato dovrà restituire anche i soldi in più presi da sovrintendente?Nicola Palma