
Le procedure di bonifica sono concluse, dopo quasi un anno di lavori, e la documentazione che mancava per approvare lo...
Le procedure di bonifica sono concluse, dopo quasi un anno di lavori, e la documentazione che mancava per approvare lo schema di convenzione e il permesso di costruire è stata consegnata dall’operatore. Ora, si può procedere con le fasi di realizzazione del progetto di rigenerazione urbana in piazza Libertà. È l’area dove un tempo sorgeva la Triveneta Cavi, l’enorme fabbrica chiusa nel 2005 dopo 40 anni di attività. Era una delle più importanti aziende internazionali produttrice di cavi a bassa e media tensione. Ci sono voluti vent’anni per cominciare a vedere la trasformazione dell’area che da zona degradata, caratterizzata dall’ormai scheletro della vecchia azienda di Buccinasco, diventerà ora residenziale.
"Concluse le procedure di bonifica a tutela dell’ambiente e dei futuri residenti e completata la consegna di tutta la documentazione - spiegano dal Comune -, la giunta ha approvato lo schema di convenzione del permesso di costruire convenzionato di un complesso residenziale, che comprende cinque palazzine di cinque piani, e ha preso atto del progetto definitivo-esecutivo delle opere di urbanizzazione. Un passo fondamentale per avviare la fase esecutiva, con la firma dal notaio della convenzione, il rilascio dei permessi a costruire e l’avvio dei lavori". Secondo il sindaco Rino Pruiti, "l’intervento residenziale cambierà il volto di un’area privata rimasta per troppo tempo in stato di degrado. Il territorio sarà così valorizzato - assicura il primo cittadino - generando ricadute positive sull’intero sistema economico e sociale, anche grazie agli interventi previsti tra le opere di urbanizzazione, come la realizzazione della strada di collegamento tra via Roma e piazza Libertà, un parcheggio pubblico e la cessione di un’altra palazzina di piazza Libertà che sarà riqualificata". L’area del quartiere Romano Banco sarà così trasformata seguendo il progetto di rigenerazione urbanistica che, oltre a cambiare il volto della zona, porterà nelle casse del Comune circa due milioni e mezzo di oneri. Nei mesi scorsi, si è parlato di arricchire l’area con la nuova centrale della polizia locale o di dotare il quartiere di un polo musicale, ma bisognerà attendere la decisione del Comune. I lavori di bonifica e demolizione della ex fabbrica sono durati diversi mesi, iniziati lo scorso anno nel periodo estivo, per evitare troppi disagi alla vicina scuola primaria Primo Maggio. L’intervento di realizzazione delle nuove palazzine aveva poi subito una battuta d’arresto per la mancata consegna dei documenti validi per ottenere tutti i permessi. Il problema è stato risolto nelle scorse settimane: l’operatore ha prodotto tutte le carte necessarie e, ora, i lavori per edificare le cinque nuove palazzine possono partire. Fr.Gr.