
Un’immagine della movida in zona Navigli. Per i gestori dei locali però non è sempre festa
Milano - Il secondo raid in poco più di due anni. Nell’aprile 2021, gli aggressori lo avevano colpito più volte usando un narghilè come arma, per poi devastargli il locale. L’altra notte, un cliente respinto lo ha picchiato e accoltellato per due volte. Non c’è pace per il titolare del Willy’s Bar sull’Alzaia Naviglio Pavese, un egiziano di 43 anni: ricoverato in codice rosso al Policlinico, ieri mattina è stato dichiarato fuori pericolo dai medici che gli hanno suturato le ferite. Il blitz va in scena poco dopo l’1. Alla porta si presenta un ventisettenne marocchino: vuole entrare per avere qualcosa da bere, ma è già visibilmente ubriaco. Il gestore del locale gli chiede di allontanarsi, ma l’altro diventa una furia: se la prende con sedie e tavolini, completamente fuori di sé; poi si avventa sull’egiziano e lo travolge con una scarica di calci e pugni. Quindi afferra un coltello e lo colpisce al volto e al torace, tra i passanti che provano senza riuscirci a placarne l’ira.
Faticano a contenerla pure gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale, che arrivano in forze per riuscire a immobilizzare il nordafricano. Alla fine, saranno costretti a usare il taser per renderlo inoffensivo: dopo il passaggio di prammatica in ospedale, previsto dalle procedure in caso di utilizzo della pistola a impulsi elettrici, il ventisettenne marocchino è stato arrestato per resistenza, lesioni gravi e danneggiamento degli arredi del Willy’s Pub. Come detto, non è la prima volta che il proprietario finisce nel mirino. Era già successo la sera del 28 aprile 2021: alle 22.25, ben oltre il limite delle 22 ai tempi imposto dal coprifuoco anti-Covid, si era presentata una donna ubriaca che aveva chiesto da bere. L’egiziano si era rifiutato, e a quel punto si era ritrovato a fronteggiare quattro ragazzi: lo avevano colpito con un narghilè e poi si eran o accaniti su sedie e tavolini, provocando danni per 5mila euro. I poliziotti erano riusciti a individuare i fuggitivi nella vicina via Gola e a denunciarli per lesioni aggravate e danneggiamento aggravato. Una settimana dopo, i due italiani di 21 e 23 anni, l’egiziano di 22 e il brasiliano di 24 si erano visti recapitare dal questore Giuseppe Petronzi quattro Daspo Willy da un anno.
«Da anni chiediamo un maggior presidio del territorio, in particolare delle zone della movida – attacca Alessandro De Chirico, capogruppo in Comune di Forza Italia –. So già che in questo caso Granelli scaricherà la responsabilità del presidio del territorio sulla Prefettura e/o su Aler perché via Gola è patrimonio regionale, ammesso e non concesso che quei nordafricani che creano problemi in quella zona siano così ingenui da far confusione sotto casa". E ancora: "Sta di fatto che il Comune, oltre a dipingere quattro strisce per giocare a “Campana” (quel gioco con le caselle dall’1 al 9 dove salti con un piede o due...) o mettere due panchine e un tavolo da ping pong, non ha fatto nulla per garantire sicurezza e tranquillità a chi vuole passare una serata in allegria sui Navigli".