
Un maxi gruppo costituisce l’ossatura del controllo del vicinato a Gessate. «Siamo un centro di modeste dimensioni»
Un incontro pubblico per fare il punto, "contarsi" e rinforzare l’azione, avanti tutta con il Controllo del Vicinato: "Siamo un paese piccolo, ma la sicurezza è fondamentale. La cittadinanza sta rispondendo molto bene. L’obiettivo? Arrivare alla costituzione di gruppi di controllo almeno per rione". I numeri, intanto, salgono: al gruppo gessatese, costituito formalmente un anno fa, aderiscono ad oggi circa trecento cittadini. Forze dell’ordine, amministrazione comunale e cittadini in sala consiliare, dove, nei giorni scorsi, si è tenuto un momento informativo e di bilancio, ad un anno esatto dall’avvio sperimentale del percorso in partnership con i referenti di zona dell’associazione Acdv. Presenti, oltre agli animatori dell’associazione "Controllo del vicinato" già operativa in molti comuni d’area, anche il nuovo comandante della Polizia Locale Luca Guidone e il comandante della stazione dei carabinieri di Gorgonzola, Camillo Mancusi, che hanno fornito ai cittadini informazioni dettagliate.
"Abbiamo promosso l’incontro - così l’assessore alla sicurezza Amos Valvassori - per fare un punto a un anno circa dall’attivazione. Ma è stata anche l’occasione per ribadire, una volta di più, quale sia la filosofia del progetto, e quali siano i protocolli da seguire". Un solo maxi gruppo, per ora, costituisce l’ossatura del controllo del vicinato a Gessate. "Il nostro è un centro di modeste dimensioni. Molto differente ad esempio da Trezzo, alla cui esperienza ci eravamo rifatti in partenza. Ma a parte i numeri, resta identico il modus operandi, il ruolo del cittadino, l’importanza assoluta dell’interfaccia con le forze dell’ordine". In paese sono già allestiti, dal momento dell’attivazione, i cartelli informativi. L’associazione prescelta è storica, già presente in quasi 600 comuni italiani. Il vademecum per i cittadini e le regole di "vicinato attento" da tempo note. Nessuna sostituzione rispetto al ruolo delle divise, ma un percorso di sicurezza partecipata "che rafforza anche la coesione sociale". In sala anche la vicesindaca Roberta Crippa: "Abbiamo la fortuna di vivere in un paese in generale sicuro. Ma progetti come questo, e l’attività dei volontari, consentono un intervento maggiormente tempestivo delle forze dell’ordine in caso di reati. E ne favoriscono la prevenzione".