Genovese, il gip dice no al sequestro di 4,3 milioni di euro

Il giudice ha respinto la richiesta della Procura di Milano. L'imprenditore del web in carcere con l'accusa di stupro, è sospettato anche di evasione fiscale

Alberto Genovese

Alberto Genovese

Milano - No al sequestro preventivo di 4,3 milioni di euro ad Alberto Genovese. Il gip di Milano, infatti, ha respinto una richiesta avanzata in tal senso dalla Procura per una presunta evasione fiscale. I fatti sono relativi al 2018-2019. L'imprenditore del web è finito in carcere il 6 novembre con l'accusa di aver stordito con mix di droghe e violentato due giovani, tra il capoluogo lombardo e Ibiza. L'istanza di sequestro, rigettata dal giudice Tommaso Perna, era stata avanzata nel filone delle indagini aperto già da mesi con al centro le movimentazioni finanziarie dell'ex mago delle start up, difeso dai legali Luigi Isolabella e Davide Ferrari.

I presunti reati fiscali su cui stanno lavorando i pm riguardano, da un lato, redditi da lavoro che Genovese avrebbe dichiarato come redditi da capitale e riferiti al suo ruolo dell'epoca in Facile.it Holdco Limited. Dall'altro lato, a Genovese è stata contestata pure una presunta evasione sulla liquidazione di alcune partecipazioni in Facile.it (società di cui fu fondatore) realizzata, secondo i pm, attraverso lo schermo di una delle sue società, la holding Auliv, su cui erano confluite le stesse partecipazioni.

Il giudice, però, ha bocciato la richiesta di sequestro preventivo ai fini della confisca per un totale di oltre 4,3 milioni, non accogliendo le ipotesi d'accusa. La Procura ha la possibilità di ricorrere al Riesame contro il no del gip. Lo scorso gennaio si era saputo che nell'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini, era stata aperta anche una tranche sul patrimonio dell'imprenditore e sui suoi movimenti finanziari. E che Genovese era stato iscritto per l'ipotesi di "trasferimento fraudolento di valori", ossia la cosiddetta intestazione fittizia di beni. 

Il nome di Genovese è finito al centro della cronaca dopo che è finito in carcere per presunti abusi, dopo cessione di droga, su una 18enne nel corso di un festino il 10 ottobre. A fine febbraio, poi, gli è stata notificata una seconda ordinanza cautelare stavolta per una presunta violenza sessuale, stavolta in concorso con la fidanzata, su una modella di 23 anni a Ibiza il 10 luglio, sempre dopo averla resa incosciente con un mix di droghe. Sono in corso, infine, due perizie: una sulla compatibilità di Genovese col carcere per il suo stato di salute e l'altra sugli audio relativi alle telecamere interne dell'ormai nota Terrazza Sentimento.

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