Alberto Genovese, processo per stupro con rito abbreviato. "La ragazza ora è invalida"

La difesa dell'imprenditore punterebbe sul possibile parziale vizio di mente per "abuso di droghe". Il legale di una delle due vittime: "La ragazza non può più fare la modella"

Alberto Genovese

Alberto Genovese

Milano, 1 giugno 2022 - Alberto Genovese, l'ex manager a processo per due violenze sessuali, sarà giudicato con rito abbreviato (sconto di un terzo sulla pena e a porte chiuse) condizionato a una consulenza psicologica richiesta dalla difesa e dall'acquisizione di produzione documentale. Lo ha stabilito il gup di Milano Chiara Valori che ha fissato anche le prossime tappe del processo. Intanto, dall'esito della consulenza depositata dalla difesa di Genovese, sarebbe emersa una cronica intossicazione da stupefacenti e un deficit psicologico, con disturbi anche narcisistici, che avrebbero influito sulla sua capacità di intendere e di volere al momento dei fatti, riducendola. Nella prossima udienza del 27 giugno, oltre all'esame di una psicologa, consulente della difesa, Genovese, che si sta curando in una comunità, si farà interrogare in aula. La sentenza nel processo potrebbe arrivare il 19 settembre (altre udienze il 7 e il 18 luglio).

Difesa Genovese punta su vizio di mente per "abuso di droghe"

Con il deposito al gup di un'ultima relazione medica, la difesa dell'imprenditore prova a sollevare il tema di un possibile vizio parziale di mente al momento dei fatti. In particolare secondo quanto rilevano i professori Pietro Pertini e Gianluca Sartori nella consulenza tecnica sulle condizioni psico-fisiche dell'imprenditore "l'alterazione cognitiva dovuta all'abuso di sostanze di quella sera ha impedito di discernere pienamente i confini" tra "il consenso iniziale della ragazza" e il "successivo venire meno del consenso" come pure "ha inficiato la sua capacità" di "comprendere quando fosse il momento opportuno di fermarsi". Alla luce di questo gli esperti ritengono che "la capacità di intendere e di volere" di Genovese "fosse, al momento dei fatti, quanto grandemente scemata".

Legale vittima: "Non può più fare la modella"

Intanto l'avvocato Luigi Liguori che difende la giovane violentata, secondo l'accusa, nell'ottobre 2020, quando aveva 18 anni, ha fatto sapere che la ragazza "è invalida permanente al 40%, ha problemi fisici e psicologici e non può più fare la modella, il lavoro che faceva". Il legale Liguori, che rappresenta la vittima come parte civile, ha ricordato che i danni subiti dalla giovane sono  stati calcolati per una cifra che arriva ad un milione e mezzo di euro. L'ex imprenditore del web nella scorsa udienza aveva offerto 130mila euro come risarcimento e 25mila euro all'altra ragazza, cifre che sono state rifiutate dalle parti civili. Per questo caso, ha spiegato ancora Liguori, "sono state svolte attività di indagini complete e la mia assistita ora aspetta l'esito del processo". L'avvocato ha ribadito che dopo gli abusi ha dovuto rinunciare "ai lavori, ai contratti che non poteva più svolgere date le sue condizioni".

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