"Prenderò il volo, domani avrai problemi ben più grossi della mensa dei bambini. Mi hai rovinato la vita, hai distrutto la nostra famiglia, non li rivedrai mai più". È l’ultima mail che il 45enne di Gessate, Mario Bressi, nella notte tra venerdì 26 e sabato 27 giugno 2020 ha mandato alla moglie Daniela Fumagalli subito dopo aver soffocato nel sonno i loro gemellini, Elena e Diego di 12 anni, e prima prima di togliersi la vita buttandosi giù da un ponte.
Avrebbe dovuto essere l’ultimo giorno di vacanza insieme nella casa di villeggiatura di Margno in Valsassina per il papà con i due gemellini, poi li avrebbe riaffidati alla madre da cui si stava separando. Nell’ultimo lungo messaggio di posta elettronica il fino a quel momento insospettabile e inappuntabile padre di famiglia ha riversato verso la madre dei loro figli tutto l’odio e il risentimento inespresso, rinfacciandole ciò che tra loro non andava più e accusandola di quello che invece lui e solo lui ha commesso prima di "prendere il volo" dal ponte della Vittoria, una sorta di ponte dei suicidi tra Cremeno e Barzio, a una ventina di chilometri ed altrettanti minuti di distanza dalla casa degli orrori.
Prima dei due gemellini sorte analoga è stata riservata alle sorelline Simona di 13 anni, Keisi di 10 e Sidny di 3, sterminate a coltellate la notte del 9 marzo 2014 dalla madre all’epoca 38enne Edlira Copa a Chiuso di Lecco per ritorsione nei confronti del padre che l’aveva lasciata. E anche Aicha Christine Eulodie Coulibaly, che aveva 25 anni, la mattina del 25 ottobre 2013 ad Abbadia Lariana ha ammazzato il suo primogenito di appena tre anni. Nicolò per timore che il marito non la desiderasse più. Daniele De Salvo