
Massimo Garavaglia (Ansa)
Milano, 27 marzo 2019 - Il pm di Milano Giovanni Polizzi ha chiesto una condanna a 2 anni per il viceministro leghista dell'Economia Massimo Garavaglia imputato per turbativa d'asta, in qualità di ex assessore lombardo all'Economia, per una gara da 11 milioni di euro del 2014 per il servizio di trasporto di persone dializzate. Imputato in concorso anche l'ex vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani per il quale il pm ha chiesto 7 anni anni e 6 mesi.
Mantovani, presente a tutte le udienze del processo (che terminerà nei prossimi mesi), era stato arrestato nell'ottobre 2015 per corruzione, concussione e turbativa d'asta. Tra le varie imputazioni, a Mantovani viene contestato di avere avuto un architetto a sua «esclusiva disposizione» a cui avrebbe fatto ottenere incarichi pubblici in cambio di lavori gratuiti su alcuni suoi immobili. In più, sempre secondo l'accusa, dal 2012 al 2014 avrebbe «abusato» dei suoi ruoli istituzionali per fare «decise» pressioni con lo scopo di fare reintegrare nel suo incarico di funzionario al Provveditorato Opere Pubbliche della Lombardia, Angelo Bianchi, anche lui arrestato all'epoca, assieme al collaboratore di Mantovani, Giacomo Di Capua. Nel suo entourage, ha spiegato il pm, «tutti facevano capo a Mantovani che nelle chat, infatti, era chiamato 'il capò». Nel 2012, ha riassunto il pm, l'ex 'numero duè del Pirellone «aiutò Bianchi a conservare le sue prerogative nel provveditorato, dove poteva continuare a gestire le gare pubbliche e a Bianchi bastava un ordine di Mantovani per eseguire». Così Bianchi avrebbe invitato l'architetto Gianluca Parotti «ad una serie di gare per le quali era inadeguato e Parotti lavorava quasi gratis per Mantovani, Parotti lavorò per la sua 'Villa Clericì e in cambio Mantovani gli girò lavori nella sanità». Anche l'ex dg della Asl di Milano Giorgio Scivoletto era un suo «fiduciario, per lui Mantovani era un 'maestro di vità». Il pm ha chiesto anche 4 anni e 10 mesi per Di Capua, 2 anni per Scivoletto, 2 anni e 9 mesi per Parotti, 2 anni e 8 mesi per Gianluca Peluffo, altro architetto, 2 anni per Giovanni Tomasini, ex presidente della Croce Azzurra Ticinia Onlus, 4 anni per Francesco Errichiello, ex provveditore alle Opere pubbliche della Lombardia e altre 4 condanne tra 1 e 2 anni.
Dura la reazione dello stesso Mantovani: «Oggi abbiamo ascoltato dalla voce del pubblicom ministero del processo nel quale mi difendo da 3 anni, senza aver mai saltato neppure un'udienza, delle richieste di condanna che non esito a definire grottesche. Nel seguire con attenzione tutto quanto sostenuto dal pm in aula , ho avuto la conferma che la pubblica accusa non ha collaborato alla ricerca della verità. Ho ascoltato una sequela di accuse ferme a un teorema vecchio di 4 anni, come se nulla fosse successo in decine e decine di udienze, dove sono sfilati 30 testimoni dell'accusa che di fatto hanno smentito le tesi del Pm e nonostante il fatto che il Collegio Giudicante ha ritenuto superfluo ascoltare decine di testimoni della difesa. Spiace pertanto rilevare come il Pm non abbia tenuto conto del dibattimento in tutta la sua evidente ampiezza».