Gallerie della M4, missione compiuta

Le talpe hanno finito gli scavi fra fuochi d’artificio e applausi. Primo tratto pronto in primavera ma l’apertura dipende dal traffico a Linate

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di Andrea Gianni

Le talpe larghe più di nove metri hanno rotto l’ultimo diaframma alle 15.14, tra scoppi e una nobe di polvere al cantiere di Solari. Fuochi d’artificio, applausi e una standing ovation degli operai per una tappa fondamentale nel progetto per la realizzazione della M4, che attraverserà Milano da Linate a San Cristoforo. Si è concluso infatti lo scavo di tutte le gallerie della nuova metropolitana. Dopo il rallentamento imposto dall’emergenza sanitaria, il cronoprogramma dell’opera prevede la fine dei lavori per la prima tratta nella primavera del 2021, da Linate a Forlanini. Ma la riapertura dipende dal volume di traffico nel city airport di Milano, perché se i livelli dovessero rimanere bassi come quelli attuali si rischierebbe di avere una metropolitana modernissima, ultraveloce ma semideserta.

"La prima buona notizia da dare è che siamo in condizione di completare il lavoro e di poter aprire da Linate nella primavera del 2021 – ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, all’arrivo della talpa - ma dalle valutazioni che abbiamo il rapporto tra costi e benefici è troppo penalizzante per la città. A M4 ho dato il compito di arrivare in tempo e mi auguro di aprire, poi valuteremo cosa converrà fare. Ho sentito anche i vertici di Sea ed è ancora molto difficile fare previsioni oggi sul trasporto aereo fra 6 mesi". Il futuro riserva diverse incognite per Milano, a partire dall’andamento dei contagi, ma intanto la tappa raggiunta ieri è una "iniezione di ottimismo" e "un’ondata di fiducia". Ad attendere la talpa a Solari, oltre al sindaco, c’erano l’assessore alla Mobilità Marco Granelli, il presidente di M4 spa Fabio Terragni e Guido Mannella di Webuild spa, presidente di CMM4. Le due talpe, tecnicamente “Tunnel boring machine“, dedicate alla realizzazione della galleria pari e dispari della tratta Centro. sono partite a marzo dell’anno scorso dalla stazione Tricolore. Durante gli scavi hanno posato oltre 6.000 anelli prefabbricati che compongono i nove chilometri delle gallerie della tratta centrale. Lavori che hanno visto all’opera nel complesso 1.500 persone. Lo scavo, che ha toccato il record di produzione mensile di 540 metri lineari, è stato eseguito in un contesto geologico e geotecnico impegnativo, sempre sottofalda. Ogni giorno sono transitati in media 600 mezzi, 15mila in un solo mese. Dopo il tratto di Linate e Forlanini, è prevista a fine del 2022 l’apertura fino a San Babila, nell’estate del 2023 quella di tutta la linea tranne le tre fermate di Sforza, De Amicis e Sant’Ambrogio che apriranno a fine del 2023, se non ci saranno altri ritardi, a causa dei ritrovamenti archeologici. Un’opera imponente in una città che, intanto, è stata costretta dalla pandemia a ridurre gli spostamenti e a cambiare i suoi ritmi.

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