Emergenza furti a Milano, la tecnica: sostituiscono lo zaino con uno pieno di bottiglie

Videomaker ventenne derubato della macchina fotografica all’interno di un fast food: "Controllavo la borsa mentre mangiavo, ma l’hanno cambiata da sotto il tavolo"

Furto di portafogli in piazza Scala

Furto di portafogli in piazza Scala

Milano - Migliaia di euro di attrezzatura volatilizzati in un soffio. Rubati in un fast food del pieno centro mentre il legittimo proprietario stava consumando il pranzo. Non è il primo caso, purtroppo, anzi i manolesta sono sempre in agguato tra i tavoli di ristoranti e locali affollati. Ma a lasciare di stucco è il trucco usato: "I ladri hanno sostituito il mio zaino con un altro, riempito di bottiglie d’acqua. Io ero tranquillo perché tra un boccone e l’altro controllavo che il mio zaino ci fosse. Quando mi sono accorto del furto era troppo tardi". A parlare è la vittima, un videomaker ventenne che chiede l’anonimato.

"Era una mattina di inizio febbraio – racconta – e avevo appena seguito un evento per lavoro. Al momento del pranzo ho deciso di andare al McDonald’s di via Torino, verso Carrobbio. Ho ordinato il pasto e mi sono seduto a mangiare tranquillamente". Il suo materiale era nello zaino di colore nero, che ha appoggiato sul pavimento, di fianco a sé. "Dentro c’erano il computer, la macchina fotografica e gli obiettivi. Il valore è di alcune migliaia di euro". E proprio perché il materiale era prezioso, oltre che necessario per il suo lavoro, "stavo sempre attento. Controllavo spesso lo zaino, buttando un occhio sul pavimento tra un morso e l’altro".

A un certo punto, l’amara scoperta: "Il mio zaino non c’era più. Dietro di me ce n’era un altro, sempre nero e di un peso simile. Solo che quando l’ho aperto ho visto che era stato riempito di bottiglie d’acqua. Io non mi sono mai insospettito perché ogni volta che controllavo vedevo la borsa al suo posto. Non mi sono accorto di nulla". E quando ha aperto lo zaino non suo i ladri erano già lontani. Il ragazzo ha quindi presentato denuncia "andando dai carabinieri subito dopo il furto". Poi, "appena sono sono riuscito a localizzare il computer (grazie al gps), dopo alcune ore, era già all’estero". Ora ha scelto di raccontare la sua storia "per mettere tutti in guardia: fate attenzione, non perdete mai di vista le vostre cose e se potete tenetele sempre addosso".

Aggiunge di aver assistito ad altri episodi di furti, sempre nei fast food, avvenuti con il “trucco del foglietto“: il ladro in questo caso finge di chiedere l’elemosina appoggiando sui tavoli dei foglietti con un messaggio e, al momento di ritirarli, raccoglie anche cellulari e portafogli. "Un giorno ho sentito una ragazza urlare perché con questo sistema le avevano rubato il telefono. Quando se n’è accorta, anche per lei era ormai troppo tardi".

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