
di Marianna Vazzana
Ventimila euro di sanzioni negli ultimi sei mesi per i "furbetti" dell’immondizia immortalati a gettare spazzatura dove non avrebbero dovuto, incastrati da 19 fototrappole sparse in città lo scorso anno. Troppi angoli diventano discariche abusive piene frigoriferi, divani, bancali in legno, cassette di frutta e verdura, mobili, caldaie a gas, lavatrici, vecchi computer, tavoli di legno, materiale edile di risulta ma anche semplice spazzatura domestica. Un fenomeno che si cerca di contrastare grazie alla collaborazione tra l’area Ambiente del Comune e Amsa: l’attività di un anno, tra maggio 2019 e maggio 2020, ha portato a 231 accertamenti per abbandono illecito di rifiuti effettuati dalla polizia locale, di cui 77 nell’ultimo semestre. In particolare, da novembre del 2019 sono stati 51 i "furbetti" sorpresi mentre abbandonavano rifiuti da un veicolo, da cui sono scaturite 3 denunce, 2 sequestri di mezzi disposti dall’autorità giudiziaria, un sequestro penale e 23 sanzioni amministrative (per 10.350 euro). Sono stati invece 26 gli accertamenti su "incivili a piedi", che hanno portato a 21 sanzioni amministrative (per 9.450 euro). In questo caso gli scarichi riguardano principalmente sacchi neri con rifiuti urbani, cartone e assi di legno, ma è capitato anche che venissero abbandonati arredi, lavatrici e scaldabagno. Di recente sono state riposizionate 5 fototrappole, spostate dai punti tornati puliti.
"Questi risultati sono il frutto di un importante lavoro di squadra che vede l’Amministrazione e Amsa impegnate, quotidianamente, nel combattere le situazioni di degrado in città e che coinvolge diversi uffici della polizia locale", commenta la vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo. Tra le aree sotto osservazione c’è quella Bonfadini-Sacile-Zama, alla periferia sud est della città, dove la spazzatura sembra "rigenerarsi". Prima del lockdown si era registrata un’attenuazione dell’attività illecita ma questa è ripresa nelle ultime settimane, con anche sporadici scarichi di cassette provenienti da attività mercatali.
Uno "spettacolo" che davanti al campo nomadi regolare del civico 39 di via Bonfadini non migliora, tra un cimitero di carcasse d’auto, scarti edili e rifiuti di ogni tipo. Una situazione da terzo mondo che è un paradiso per topi, insetti e piccioni. "Il dito viene puntato sui nomadi ma noi segnaliamo quello che non va e chiediamo soluzioni - spiega Marcella Di Rocco, tra gli abitanti, che sono oltre un centinaio - e poi tanti arrivano da fuori e si fermano qui a buttare di tutto". Amsa però fa sapere che in via Bonfadini gli interventi sono quotidiani e che il ritiro dei rifiuti del campo, dotato di tre cassonetti da 1.100 litri, avviene il mercoledì e il sabato. Rosa Pozzani, vicepresidente del Consiglio di Municipio 4, sollecita infine un intervento "per eliminare una enorme discarica abusiva tra il muro che delimita la ferrovia e l’area in cui si svolge la domenica il mercatino dell’usato. La situazione igienico-sanitaria è preoccupante, ci sono colonie di topi".