FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Funerali dottor Paolo Spada: “Ha saputo fare della sua vita un dono”

Buccinasco, commozione all’ultimo saluto al medico dell’Humanitas di Rozzano scomparso a 54 anni: “Era autorevole ma con le sue pillole di ottimismo sapeva infondere anche speranza e conforto”

Chiesa gremita per l'ultimo saluto a Paolo Spada, il medico delle "pillole di ottimismo"

Chiesa gremita per l'ultimo saluto a Paolo Spada, il medico delle "pillole di ottimismo"

Buccinasco (Milano), 27 maggio 2024 - “Una vita così piena non finisce. Paolo ha saputo fare della sua vita un dono. Quello che ci lascia è enorme. È ancora con noi, non scompare. Siamo qui a celebrare una vita che non finisce. La morte di Paolo non è il capitolo finale, ma solo un passaggio a cui ci si avvicina con grande fatica. Ha fatto parte di tante vite, di uomini e donne che vivono momenti di dolore e per questo non potrà essere dimenticato. Un amore che ha seminato e che porta frutti, anche oltre la morte”. Le parole del parroco della Parrocchia Maria Madre della Chiesa a Buccinasco hanno commosso le oltre 300 persone presenti ai funerali di Paolo Spada. È stato ricordato il suo impegno come medico chirurgo vascolare all'Istituto Humanitas di Rozzano, curando migliaia di pazienti con il suo modo di fare “sempre gentile e professionale”, hanno raccontato i fratelli del medico, scomparso a 54 anni dopo aver combattuto contro un tumore.

“Anche durante la chemio, quando era passato dalla parte del medico a quella del paziente, si era ripromesso di rispondere a tutti – hanno ricordato in chiesa i fratelli del chirurgo –. Potevano essere centinaia di commenti al giorno: lui rispondeva a tutti, sempre con garbo e professionalità. Il mestiere di medico lui lo viveva così, senza mai un briciolo di presunzione, sempre con convinzione e conoscenza. Era un parere autorevole, ma anche speranza e conforto con le sue pillole di ottimismo”, la pagina Facebook seguitissima nel periodo covid per i post di informazione.

In chiesa, le istituzioni di Buccinasco, dove viveva con la moglie Barbara e i tre figli, amici, colleghi di Humanitas, pazienti, ma anche chi lo conosceva solo per la sua apprezzata presenza sui social, hanno voluto ricordare il chirurgo e i suoi modi sempre gentili. “Paolo non ha mai perso la tenerezza – hanno concluso i fratelli nel suo ricordo – e la capacità di farsi toccare dal dolore degli altri. Era uno studioso, aveva la capacità di focalizzarsi, con tutto se stesso, in ogni cosa che faceva. La sua professione, le sue passioni, la musica, la corsa, anche solo riparare una cancellata. Studiava così tanto che, con le sue grafiche e tabelle, diventava un esperto assoluto, con risultati sbalorditivi. Se esiste un paradiso e Paolo è lì, ora – ha sorriso tra le lacrime il fratello – state certi che sta già studiando come funziona e un modo per dare il suo contributo anche lassù”.