Funerale di Anna Bellisario, morta a 20 anni per un tiramisù: dolore e commozione a Sesto

Le parole di 'Canzone per un'amica' dei Nomadi accompagnano l'ultimo saluto alla studentessa stroncata da uno choc anafilattico

I funerali di Anna Bellisario. Nel riquadro, la ragazza

I funerali di Anna Bellisario. Nel riquadro, la ragazza

Sesto San Giovanni (Milano), 18 febbraio 2023 – Con le parole dei Nomadi è stata salutata Anna Bellisario, la 20enne morta per choc anafilattico, dopo aver mangiato in un ristorante di Milano un tiramisù che, vegano, lo era solo in etichetta.

Oggi pomeriggio - sabato 18 febbraio - a Sesto San Giovanni, una chiesa della Rondinella stracolma ha dato l’ultimo saluto alla studentessa dello Ied. “Voglio ricordare Anna con una canzone che forse voi non conoscerete, perché è più dei miei tempi, ‘Canzone per un'amica’ – ha commentato il sacerdote durante la funzione -. Ci sono qui tutte le domande crudeli che ci stiamo facendo da settimane: ‘Vorrei sapere a cosa è servito vivere, amare, soffrire, spendere tutti i tuoi giorni passati, se presto hai dovuto partire’. Ma poi ci sono anche parole di una speranza che si fa certezza: ‘Voglio ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti, che come allora sorridi’”. Nella chiesa Maria Ausiliatrice, la giovane cinesellese ha trascorso tanti anni. “Qui hai ricevuto il battesimo, la comunione, hai fatto la chierichetta, la cresima. In questo stesso posto siamo tutti qui a cercare un po’ di luce. Perché, sì, oggi siamo tutti al buio tra domande che restano sospese come macigni sul cuore”.

Una distesa di margherite bianche ha coperto la bara, salutata dai genitori Monica e Vincenzo, dagli amici, dal fidanzato Tommaso. “Ho provato a scrivere una lettera a tutti voi, ma sono riuscito solo a scrivere ‘Non ho parole’. Perché non ne ho davvero – ha ammesso il sacerdote durante il funerale -. Ho fatto anche fatica a scegliere la lettura del Vangelo. Quale parola di Gesù può essere oggi buona in momento così straziante?”. La compassione di Gesù nei confronti di una madre disperata per il figlio morto, raccontata dal Vangelo di Luca, è stata la scelta per accompagnare l’ultimo saluto ad Anna. “Ho appreso della sua morte con un vocale su WhatsApp, che iniziava così: ‘Ti ricordi di Anna Bellisario?’. Subito si è aperto il ricordo del file dei ragazzi del 2002. Ti distinguevi per la tua eleganza e non a caso studiavi moda. Avevi garbo, finezza, stile, leggerezza. Eri discreta e camminavi in punta di piedi. La lievità era tuo punto distintivo. Posso ancora immaginare di incrociare il tuo sguardo attento e profondo. Hai lasciato una scia di luce, di tenacia nel raggiungere gli obiettivi. La tua vita è stata un inno alla vita stessa, che hai vissuto sempre con creatività”.  

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