Pioltello, fondi per chi ha figli iscritti all’asilo privato

Il Comune stanzia fino a 2mila euro di rimborso per alleggerire la retta e aiutare le famiglie

Mirko Dichio

Mirko Dichio

Fino a 2mila euro di rimborso per chi ha figli all’asilo privato, a Pioltello. Il Comune stanzia 150mila euro dai fondi dello Stato per la fascia 0-6 per alleggerire la retta, una copertura parziale degli esborsi. "Un altro tassello del nostro supporto ai genitori", dice Mirko Dichio, assessore ai Servizi sociali. La misura deliberata dalla Giunta ha l’obiettivo di "sostenere l’accesso ai servizi educativi per l’infanzia", un pezzo essenziale del piano di conciliazione casa-ufficio sul quale l’Amministrazione investe fra strutture e gestione quasi un milione di euro (esclusi costi vivi e di manutenzione degli stabili). Denaro che serve a garantire diritti e a incentivare il lavoro delle mamme senza costringerle a scegliere fra figli e carriera. La platea dei beneficiari del nuovo contributo che vale per chi si è rivolto al privato accreditato comprende anche chi si occupa del bebè da solo senza partner, ma anche chi ha bambini in affido, per tutti l’Isee, l’indicatore del patrimonio domestico, deve essere inferiore a 40mila euro. L’aiuto è cumulabile con altri come il Bonus nido statale gestito direttamente da Inps. I fondi andranno prima ai piccoli in lista d’attesa per un posto ai nidi comunali dei quali si occupa Azienda Speciale Futura, la municipale alla quale è affidato il welfare sul territorio. "Abbiamo scelto di essere vicini alle nostre famiglie, vogliamo accompagnarle nella crescita dei figli in modo concreto - aggiunge Dichio -. I servizi educativi per l’infanzia sono un diritto dal quale non trae beneficio solo il bambino, ma anche la mamma che in alcuni casi è costretta ad abbandonare il lavoro per accudire. Con questa iniziativa appoggiamo tutti i genitori che per scelta o per necessità si rivolgono ai privati offrendo loro la possibilità di coprire in parte le spese di frequenza con un’attenzione prioritaria a chi è in graduatoria nei nostri asili". I posti nei tre nidi del Comune sono 114, hanno la precedenza le famiglie in cui lavorano sia mamma che papà, una regola introdotta l’anno scorso dopo la riorganizzazione all’insegna della flessibilità, ciascuno sceglie la formula che preferisce, part-time e full-time, e paga solo ciò di cui usufruisce. Per chi è rimasto fuori, adesso, arrivano i soldi.

Barbara Calderola