
La ricostruzione della "rete" di rapporti, economici e non solo, tra il commercialista Michele Scillieri, i revisori contabili per la Lega in Parlamento Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni e il tesoriere del Carroccio e deputato Giulio Centemero. L’attivarsi di quest’ultimo per "favorire" la nomina di Di Rubba alla presidenza della Lombardia Film Commission e poi i "due terzi" dei compensi di Scillieri ricevuti da Lfc, di cui era consulente fiscale, "retrocessi" a Manzoni.
E ancora, le tracce di "cointeressenze economiche" tra i due contabili del partito e Centemero che portano fino "in Lussemburgo".
C’è questo e molto altro nel quadro, fatto di tanti elementi già emersi, dell’inchiesta milanese sul caso Lfc e su presunti fondi neri per la Lega, che si intreccia con l’indagine genovese sui famosi 49 milioni, tracciato dall’investigatore della Guardia di finanza Felice Salzano, come primo teste nel processo sulla compravendita gonfiata del capannone di Cormano a carico dell’imprenditore Francesco Barachetti, ritenuto dagli inquirenti anche lui molto vicino alla Lega.
Dalla testimonianza del maggiore della Guardia di Finanza è emerso pure che lo stesso Centemero (non indagato) nell’agosto 2014 si era presentato come "candidato" alla presidenza di Lfc, ma quando saltò quella "proposta" si sarebbe "adoperato" per favorire l’elezione di Di Rubba.
Il teste, rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Eugenio Fusco, ha parlato dell’intreccio di "rapporti tra Manzoni, Di Rubba e Centemero in relazione a società che percepivano soldi da Scillieri, il quale a sua volta percepiva soldi dalla Lega".
L’incidenza delle fatture da lui emesse verso il Carroccio, ha detto, è "significativa". A partire dal 2015, poi, Scillieri (ha già patteggiato) ha ricevuto "emolumenti" da Lfc per circa 25mila euro annui come consulente fiscale.
Anche la sua "nomina" sarebbe stata "pilotata". Risulta, poi, che il commercialista incassava con fattura 24mila euro dalla fondazione e subito dopo "riceveva fattura da Manzoni per 16mila", restituendo così "esattamente i due terzi" al contabile del partito.