Milano, follia a San Siro: sospeso nel vuoto a 80 metri

Free climber inglese filma “l’impresa“ e la posta sui social. Il ventenne rischia la denuncia: "Volevo provare un’emozione unica"

Il free climber appeso nel vuoto su San Siro

Il free climber appeso nel vuoto su San Siro

Milano - Appeso nel vuoto a 80 metri d’altezza. Il rettangolo verde e gli spalti di uno degli stadi più iconici al mondo a fare da sfondo alla pericolosissima incursione. Il free climber Adam Lockwood, ventenne inglese non nuovo a “imprese” del genere, si è filmato nei giorni scorsi mentre penzolava dalla struttura di sostegno di una delle torri dello stadio Meazza: nel video, postato sulla pagina Youtube del britannico col nickname Nuisance, si sostiene che l’incursione sia andata in scena martedì della settimana appena passata. Adam ha detto al Daily Mail: "Mi piace semplicemente guardare in basso e vedere tutto il mio corpo sospeso sopra qualunque cosa. L’unico problema era che le sbarre erano ricoperte di una polvere densa che le rendeva un po’ scivolose, ma niente di grave".

Un selfie sul vuoto
Un selfie sul vuoto

E ancora: "Il free climbing per me è un’opportunità per dimostrare qualcosa a me stesso, e a me stesso solo, e un’opportunità per far lavorare il mio corpo e la mia mente perfettamente insieme. Provo delle emozioni uniche, è una sensazione incredibile e ogni volta che una salita diventa più difficile le sensazioni aumentano". Nativo di Manchester, non è la prima volta che Adam varca la Manica per raid simili: in passato è salito in cima alla Torre Agbar alta 143 metri a Barcellona e alla centrale elettrica di Plomin alta 340 metri in Croazia. "Ho iniziato ad arrampicare circa quattro anni fa, salendo lentamente su cose più alte e più difficili - ha aggiunto Lockwood -. Sono andato allo stadio di San Siro due anni fa quando ho avuto l’idea di appendermi fuori dal bar. Quando sono tornato lì, ho colto il mio ultimo giorno come un’opportunità per farlo finalmente. Non l’ho pianificato, ho iniziato quando sono arrivato lì, è stato semplice. Mi sono appeso a cose dieci volte più alte, la sensazione è la stessa, niente di molto in realtà".

Il gesto potrebbe avere risvolti penali, in quanto il ventenne è entrato abusivamente in un luogo privato. Al momento non risultano denunce, ma è possibile che dopo aver visto il video i responsabili della società che gestisce lo stadio per conto di Inter e Milan decidano di sporgere denuncia: a quel punto potrebbe partire un’indagine con l’ipotesi di reato di invasione di terreni o edifici. Nonostante la follia, il gesto non è un inedito: nel 2018, tre ragazzi si erano filmati sul terreno di San Siro, dopo essere penetrati di notte “bucando” il sistema di vigilanza.

Tornando ancor più indietro nel tempo, non si può non ricordare il volo all’alba col parapendio di Maurizio Di Palma, che nel 2013 decollò dalla cima del Duomo per atterrare sul sagrato basso della Cattedrale. Il base jumper aveva passato la notte all’interno del Duomo nascondendosi dietro un’intercapedine al momento della chiusura della terrazza. Poi, alle 6.15, aveva scavalcato una recinzione messa apposta dopo alcuni tentativi di suicidio, e si era arrampicato su una guglia, lanciandosi nel vuoto. L’uomo finì indagato per "getto pericoloso di cose", ma la Procura infine chieste l’archiviazione del reato. Pericolo scampato, almeno in Tribunale, per il base jumper professionista che all’epoca aveva all’attivo oltre 2500 lanci da grattacieli, viadotti e altre location mozzafiato.

In paracadute dal Duomo
In paracadute dal Duomo

Restando in Duomo, va citata pure l’avventura del giovane turista americano che nel 2016 passò una notte tra le guglie. Gesto che accese un faro sulle carenze nel sistema di sorveglianza della Cattedrale, in un periodo di attentati terroristici che insanguinavano l’Europa. Tornando a Lockwood, le cronache riportano numerose “imprese“ di ragazzi che mettono in pericolo la propria vita per un video in situazioni pericolose da condividere sui social. Imprese che, in alcuni casi, sono finite in tragedia. 

 

 

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