"Mi piace stare sospeso nel vuoto". L’Uomo Ragno di San Siro sarà denunciato

Adam Lockwood, climber ventenne, ha scalato il Meazza ed è rimasto appeso a 80 metri d’altezza

Il free climber appeso nel vuoto su San Siro

Il free climber appeso nel vuoto su San Siro

Milano - "Non sento qualcosa di particolare quando sono appeso in alto. Mi piace vedere il mio corpo sospeso nel vuoto". A 80 metri d’altezza, in questo caso. Con i piedi penzoloni sopra le tribune e il campo da gioco e le mani ancorate su una delle travi dello stadio San Siro. A raccontare al Giorno la sua esperienza incredibile è il climber Adam Lockwood, ventenne di Manchester, che dalla città del Nord ovest dell’Inghilterra è approdato a Milano la settimana scorsa, proprio per compiere la sua impresa da “Uomo Ragno“. Le sue foto su Instagram sono ammirate da 18,7mila follower. I suoi video, sul canale Youtube. Il suo nome d’arte? “The little nuisance“, che significa “il piccolo fastidio“.

Come mai ha scelto il Meazza?

"È un luogo iconico, uno dei più famosi stadi del mondo. Ho avuto questa idea già due anni fa".

Nel frattempo si è dovuto allenare in modo particolare?

"No, non direi. è una “scalata“ che trovo semplice, non mi sono preparato in un modo specifico".

Quindi ha aspettato a compiere l’impresa per via dell’emergenza pandemica?

"In realtà sono stato impegnato con altre attività (e non è la prima volta che mi arrampico in strutture milanesi). Due anni fa ero già stato nello Stadio San Siro e avevo già raggiunto la cima, sedendomi sul cornicione e mettendo i piedi penzolanti verso il vuoto. Ho scattato anche una foto, facendo il segno di vittoria con le dita. Però non ero arrivato ad appendermi alla trave".

E come mai?

"Perché dentro lo stadio ho visto la polizia, quindi sono dovuto andar via velocemente e non ne ho avuto il tempo. Il desiderio però è rimasto e, appena ho potuto, sono tornato a compiere l’impresa".

Come ha fatto a entrare?

"Dal cancello principale. Poi sono salito per le scale e ho raggiunto il punto più alto".

Nessuno l’ha notata?

"Non dentro il Meazza. Ho visto passare alcuni visitatori che stavano facendo un tour a pagamento all’interno dello stadio, così ho aspettato che si allontanassero prima di uscire allo scoperto. Nessuno mi ha visto".

Cosa pensa dell’ipotesi di abbattere lo stadio di San Siro?

"Ho sentito di questo progetto la prima volta che entrai nello stadio. Si parlava già due anni fa di demolire questo complesso, o comunque una gran parte della struttura, ma non credo succederà mai. Io non sono un appassionato di calcio, quindi dal punto di vista sportivo non mi interessa molto, ma penso sarebbe triste veder sparire questo stadio... E il motivo è che sono stato lassù".

In quali altri luoghi di Milano si è arrampicato?

"Sono salito su grattacieli nella zona di CityLife e di Porta Nuova".

È da sempre appassionato di arrampicata?

"Sì, ho iniziato per gioco e a poco a poco sono diventato esperto. Mi piace davvero molto salire in cima alle strutture, voglio farlo sempre con maggiore abilità, renderlo un lavoro e mettermi sempre alla prova".

Non ha paura di stare appeso senza protezioni?

"Io non sento qualcosa di particolare quando sono aggrappato su una trave o sto in piedi su una sporgenza, con accanto il vuoto. Mi piace vedere il mio corpo sospeso. E sono concentrato".

Cosa pensa della denuncia annunciata?

"Mi avrebbero denunciato in ogni caso, perché illegale. Ma tutto ciò che ho fatto è stato arrampicarmi e scattare foto e penso non ci sia nulla di male".

 

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