Sette video girati con il cellulare poco prima di venire uccisa dal compagno il 6 giugno 2023. Nella prima udienza del processo per la morte di Floriana Floris, la donna milanese uccisa a Incisa Scapaccino (Asti) – dove si era trasferita da due anni nella casa della padre del compagno – per mano del reo confesso Paolo Riccone, è emerso questo inquietante e significativo particolare riportato da Repubblica.
Quaranta minuti videoregistrati in cui la 49enne raggiunta da una trentina di coltellate presagisce in qualche modo quanto le sarebbe successo. “Se succede qualcosa – dice in uno di questi Floriana, madre di una bambina – sapranno cosa mi hai fatto”. “Questo non è amore”, risponde al suo aguzzino che le dice: “Ti amo”. E poi ancora: “Voglio vivere per mia figlia, non voglio morire”. Nell’ultimo video, prima dell’aggressione fatale, si sente le voce del compagno dire: “Ammazziamoci insieme”. “Mi chiudo in bagno, Dio aiuto”, sono le parole che pronuncia prima di essere ammazzata.
A riferire dei video, davanti alla Corte d’Assise di Alessandria, è stato lo psichiatra Raffaele Pugliese, consulente della pubblica accusa. Il corpo di Floriana era stato trovato, dissanguato e sfigurato, due giorni dopo l’omicidio. Riccone era disteso a fianco della vittima, dopo avere ingerito della candeggina ed essersi procurato delle ferite. Risvegliatosi dal coma indotto, ha confessato l’omicidio. L’uomo di 57 anni hanno raccontato i vicini, soffriva di crisi depressive.