Fina torna in aula "Continuerò a lavorare"

Inchiesta “Caino” della Dda. L’ex candidato sindaco. non si dimette. La maggioranza: inopportuno.

Fina torna in aula  "Continuerò a lavorare"

Fina torna in aula "Continuerò a lavorare"

"Continuerò a lavorare a testa alta per la mia città come ho sempre fatto". Claudio Fina, ex candidato sindaco di centrodestra, oggi consigliere comunale di minoranza, non si dimette. Ma la maggioranza non ci sta e ne chiede ancora una volta la testa, "è inopportuno che resti al suo posto". Lui, invece, parla di "gogna mediatica che ha coinvolto anche la mia famiglia e le persone che mi sono vicine. Mi è stato rivolto un attacco feroce". È la prima volta che torna in aula dopo gli arresti di "Caino", l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano che a metà dicembre ha azzerato i vertici della "locale di Pioltello", il clan Maiolo-Manno, e che ha fatto emergere un interesse delle cosche per le elezioni amministrative del 2021. I boss avevano puntato sul centrodestra e un pranzo fra Cosimo Maiolo (già condannato a 11 anni e 4 mesi nella maxi-operazione Infinito) e Fina viene intercettato dagli investigatori della Mobile. "Non sono indagato e contro di me non sono stati presi provvedimenti - ribadisce il consigliere - chi mi accusa sostiene che “non potevo non sapere”, ma un esponente della maggioranza ha detto di non avere presente che faccia avesse il capobastone. Ho sporto querela". Forza Italia fa quadrato attorno all’ex aspirante primo cittadino "entrato nella fila del partito solo dopo il voto. Prima era espressione della società civile e non aveva mai fatto politica - spiega il coordinatore cittadino Francesca Landillo -. Deve essere chiaro che Fina non è coinvolto in procedimenti penali". Parole che non convincono Gabriella Baldaro (Lista per Pioltello) in maggioranza che ne ha richiesto le dimissioni, "per ragioni di opportunità politica- sottolinea -. Proseguiremo a lavorare nel rispetto della legalità all’interno del Consiglio e Comune", mentre la sindaca Ivonne Cosciotti aggiunge che preferisce "organizzare la Camminata anti-mafia insieme a Libera il 18 marzo che non contro denunciare". Vuole che sia fatta chiarezza dopo "80 giorni di silenzio sul pranzo con Maiolo" Fabiano Gorla (Lista per Pioltello), altro esponente di punta del centrosinistra: "L’incontro non è stato smentito da Fina - schiarisce il consigliere -. Non è solo l’aula ad attendere spiegazioni, ma tutti i pioltellesi".

Barbara Calderola

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