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Politica

Fiera, in Regione salta la mozione per cacciare Pazzali. Ma La Russa (FdI): chiuda il bilancio e se ne vada

Il Consiglio regionale si è chiuso senza che la mozione fosse discussa. Così il centrodestra ha scampato il pericolo che in Aula, protetta dal voto segreto, si creasse un’alleanza insolita in favore della cacciata di Pazzali, un’alleanza composta proprio da FdI e dal centrosinistra

Enrico Pazzali

Enrico Pazzali

Milano – Il Consiglio regionale si è chiuso senza che la mozione fosse discussa. Quella del Pd, s’intende. Quella con la quale si chiedeva al presidente della Regione, il leghista Attilio Fontana, di "farsi promotore della sostituzione immediata del presidente di Fondazione Fiera (Enrico Pazzali, indagato dalla procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta su Equalize, società da lui fondata, ndr) e dell’individuazione, in tempi ravvicinati, di nuovi vertici con l’intento di tutelare e dare nuovo slancio all’immagine" dell’ente di largo Domodossola. Nell’ordine del giorno della seduta di ieri la mozione è infatti finita in fondo. E l’assenza in Aula dello stesso Fontana, impegnato in un viaggio istituzionale in Uzbekistan, ha fatto il resto.

Già nella capigruppo di ieri mattina Fratelli d’Italia ha chiesto a Pierfrancesco Majorino, primo firmatario dell’atto, di rinviarne la discussione. Richiesta non accolta dal Dem. "Inutile discuterla senza che ci sia Fontana, è dal governatore che vorremmo risposte, non da un sottosegretario che, con tutto il rispetto, parli al posto suo": questa la posizione ripetuta più volte ieri dai meloniani. Così il centrodestra ha scampato il pericolo che in Aula, protetta dal voto segreto, si creasse un’alleanza insolita in favore della cacciata di Pazzali, un’alleanza composta proprio da FdI e dal centrosinistra.

Ora lo scenario è che la mozione sia votata in coincidenza dell’approvazione del Bilancio della Fondazione Fiera, calendarizzata al 23 giugno, risultando così quasi inutile: col via libera al Bilancio, infatti, il mandato di Pazzali si chiuderà in modo naturale. Lo stesso Pazzali potrebbe, però, restare in carica fino a settembre-ottobre in virtù delle tempistiche richieste dalle procedure di nomina dei nuovi vertici della Fondazione. E allora, nonostante il rinvio di ieri, è su questo punto che potrebbe riaccendersi lo scontro interno al centrodestra. Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza e capodelegazione di FdI in Giunta, ieri è stato chiaro: "Pazzali ha fatto un buon lavoro in Fondazione Fiera in questi anni, gli auguriamo un futuro pieno di successi, ma non in Fiera, dove è giusto dare una spinta nuova, considerato che abbiamo le Olimpiadi l’anno scorso. Una volta approvato il Bilancio, la gestione di Pazzali è finita e nel più breve tempo possibile, massimo qualche settimana, si devono nominare nuovi vertici". Tradotto: nella visione di FdI la presidenza di Pazzali non deve prolungarsi fino a settembre.

Critico, nel frattempo, Majorino: "Prendo atto che non si è voluto discutere delle dimissioni di Pazzali. I capigruppo della destra hanno avuto paura della mozione perché a voto segreto poteva passare. La considero una dimostrazione di grande debolezza da parte della maggioranza. Sembra esserci un rapporto ambiguo tra il presidente Fontana e il presidente di Fondazione Fiera, tanto che quest’ultimo può essere indagato, autosospendersi e poi riprendersi la presidenza senza che il vertice della Regione, che lo ha nominato, dica una parola".