BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Festival dell’Adolescenza, il bilancio. Sul tavolo le sfide del futuro: "L’importante è ascoltare i giovani"

La kermesse si chiude con gli Stati Generali delle Politiche sociali: 12 Comuni dell’hinterland in campo. Confronto aperto con amministratori ed educatori per mettere a fuoco quel che c’è da fare da qui in avanti.

Festival dell’Adolescenza, sul finale gli Stati generali delle Politiche sociali

Festival dell’Adolescenza, sul finale gli Stati generali delle Politiche sociali

Con gli Stati generali delle Politiche sociali si chiude il primo Festival dell’Adolescenza di Milano. Dodici Comuni dell’hinterland che da 25 anni fanno rete per intercettare e dare risposte a sogni ed esigenze dei ragazzi, la cabina di regia è Spazio Giovani Martesana, i Comuni che ci credono Bussero, Cambiago, Carugate, Cassina de’ Pecchi, Cernusco Sul Naviglio, Cologno Monzese, Gessate, Pessano con Bornago, Pioltello, Rodano, Segrate, Vimodrone. E sarà proprio quest’ultimo oggi alle 9.30 all’Hub (via Battisti 29) a ospitare la riflessione aperta al pubblico su questa esperienza per mettere a fuoco quel che c’è da fare e da qui in avanti. Amministratori, educatori, ma soprattutto loro, i giovani, si ritroveranno per un confronto "sull’azione educativa per rispondere alle sfide contemporanee e costruire nuove opportunità per il futuro". Tenendo conto del contesto di oggi "i ragazzi non sono cambiati, la differenza con il passato, semmai - spiega Monica Brotto, presidente della coop LaFucina, che gestisce il coordinamento pedagogico di Spazio Giovani Martesana - la fanno gli adulti molto più fragili. Così succede che quando gli adolescenti cercano la loro identità, non trovano punti di riferimento. Abbiamo la frenesia di offrire stimoli ai figli, spesso, senza renderci conto che l’importante è aver tempo per loro e ascoltarli". Oggi si ragionerà sugli spazi che possiamo costruire per loro, partiamo proprio dalle testimonianze dei giovani, che ci racconteranno cosa li fa stare bene.

La novità - aggiunge la pedagogista - è il workshop in cui saremo gli uni accanto agli altri, istituzioni, esperti, ragazzi per co-progettare. Ma deve essere chiaro che la responsabilità di tradurre i bisogni in soluzioni è degli adulti". "Sarà un importante momento di condivisione della settimana - sottolinea Marta Gerli, assessore ai Giovani, a Pioltello -. Il Festival dell’Adolescenza è un’iniziativa ambiziosa e coraggiosa. Ha il merito di aver acceso un faro sui ragazzi e sul rapporto fra generazioni stimolando una riflessione. Ha innescato un percorso che andrà avanti".

Molte le declinazioni del cuore della kermesse, 70 eventi in 7 giorni nelle 12 città coinvolte, "a Pioltello abbiamo puntato sull’uso consapevole dei social, sull’impatto delle nuove tecnologie sulla vita dei ragazzi e sui temi ambientali, due filoni su cui ruotano tutti gli altri. Oggi, facciamo sintesi con il confronto e lo scambio di esperienze".