Milano, 15 ottobre 2018 - Dalla fashion blogger Chiara Ferragni al locale della movida (e delle risse) Old Fashion fino alla band Elio e le Storie Tese (forse). Parte la corsa per gli Ambrogini d’oro, o meglio, per le Civiche benemerenze del Comune che saranno consegnate il prossimo 7 dicembre, nel giorno di Sant’Ambrogio, al Teatro Dal Verme. Oggi alle 12 è fissata la scadenza per presentare le candidature e i gruppi politici di Palazzo Marino stanno limando le proprie liste di premiabili.
Gianluca Comazzi di Forza Italia punta su un personaggio social, la Ferragni, 31enne imprenditrice diventata famosa con il blog «The Blonde Salad», sposata dallo scorso settembre con il rapper Fedez. «La Ferragni è una professionista di enorme successo, con un fatturato di 10 milioni di dollari e un’azienda che dà lavoro a una ventina di persone e a decine di consulenti – spiega Comazzi –. Da sempre legata a Milano, dove vive e ha aperto il suo primo store, la Ferragni ha compreso prima di altri le dinamiche di Internet e dei social network». Dall’opposizione alla maggioranza. Il Partito democratico è pronto a candidare Luigi Luca Cavalli Sforza per l’Ambrogino alla memoria. Il capogruppo del Pd Filippo Barberis spiega che «Cavalli-Sforza è stato il genetista di fama internazionale che ha dimostrato che esiste un’unica razza, quella umana». Barberis aggiunge altri due candidati: «Arianna Szorényi, già deportata nei campi di concentramento nazisti, impegnata per la memoria» e «Jacopo Tissi, un ballerino uscito dall’Accademia della Scala, il primo ballerino italiano a esibirsi al Bolshoi di Mosca».
Il centrosinistra potrebbe candidare anche Elio e le Storie Tese. Sì, perché venerdì pomeriggio, al Festival delle periferie «Super», Elio ricordava davanti al sindaco Giuseppe Sala che la sua band rifiutò la civica benemerenza nel 2008 perché quell’anno l’allora maggioranza di centrodestra negò il premio al giornalista Enzo Biagi. Il primo cittadino, a quel punto, ha fatto capire che prima o poi Palazzo Marino avrebbe premiato la band milanese che si è sciolta quest’anno. L’Ambrogino sarebbe un premio alla carriera. Vediamo se la candidatura degli «Elii», oggi, spunterà.
La Lega di Matteo Salvini, tuttora consigliere comunale a Palazzo Marino oltre ad essere vicepremier e ministro dell’Interno, punta invece su quattro candidature. Quella che farà più discutere è l’Old Fashion. Sì, proprio la discoteca al centro della vicenda sul pestaggio del figlio di Simona Ventura, Niccolò, avvenuto lo scorso luglio proprio fuori dal locale di viale Alemagna. L’Old Fashion, dopo quella vicenda, è stato chiuso per alcuni giorni, e quando ha riaperto ha ricevuto la visita di Salvini. È il capogruppo del Carroccio in Comune Alessandro Morelli, intanto, ad annunciare la candidatura della discoteca, definita «realtà storica che promuove la sana movida milanese», ma anche le candidature del Centro di produzione Rai di Milano («in un momento difficile, segnaliamo la necessità di rilancio di una struttura fondamentale per la promozione della città»), del giornalista Mario Giordano e del Nucleo della Polizia locale che indaga sui reati che creano allarme sociale. L’azzurra Mariastella Gelmini, invece, presenta l’oncologo dell’Humanitas Alberto Mantovani, mentre Silvia Sardone punta sull’ex prima ballerina della Scala Anna Maria Prina. Comazzi candida anche Giordano e Manlio Zucchi, imprenditori dell’omonima azienda tessile.