REDAZIONE MILANO

Bancarotta, prestito Berlusconi-Mora: Emilio Fede assolto definitivamente

La Cassazione respinge ricorso Procura di Milano dopo l'assoluzione in Appello. In primo grado Fede era stato condannato

Emilio Fede

Milano, 12 luglio 2019 - È definitiva l'assoluzione dell'ex direttore del Tg4 Emilio Fede dall'accusa di bancarotta fraudolenta che gli era stata contestata in concorso con Lele Mora (ha già patteggiato) in relazione al fallimento della Lm Management, società dell'ex agente dei vip. Lo ha reso noto uno dei suoi legali, l'avvocato Giuseppe Toraldo, spiegando che la Suprema Corte ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso della Procura generale di Milano.

Nel maggio del 2018, la Corte d'Appello milanese, ribaltando la sentenza di condanna a tre anni e mezzo, aveva assolto Fede, assistito dai legali Gustavo Pansini e Giuseppe Toraldo. Il giornalista, che sta scontando ai domiciliari la condanna definitiva a 4 anni e 7 mesi per il caso 'Ruby bis', era imputato per bancarotta per la presunta distrazione di 1,1 milioni di euro e cioè di «circa il 40 per cento» dei 2 milioni e 750 mila euro versati nel 2010 da Silvio Berlusconi, in più tranche, e destinati a salvare la società dell'ex talent scout Mora che «versava in una disastrosa situazione finanziaria».

I «prestiti» di Berlusconi a favore di Mora, hanno scritto i giudici d'appello, «erano di per sé del tutto leciti» e «la circostanza» che una parte di quei soldi sia stata girata dall'ex talent scout a Fede, «come corrispettivo per la sua intercessione» con l'ex premier «o per altri motivi», è penalmente irrilevante