
Maria Grazia Paturzo, ex collaboratrice di Roberto Maroni ai tempi in cui era ministro dell’Interno, è stata assolta a Milano dall’accusa di aver reso una falsa testimonianza al processo sulle presunte pressioni indebite per farle ottenere un viaggio a Tokyo e per far ottenere alla sua collega Mara Carluccio un contratto di lavoro Eupolis, ente di ricerca della Regione. Processo che si è concluso con l’assoluzione in Cassazione dello stesso Maroni e dei suoi coimputati. A scagionare Maria Grazia Paturzo con la formula "perchè il fatto non sussiste" è stato il gup Tiziana Gueli, al termine del giudizio con rito abbreviato. La donna era finita indagata per aver negato in aula la relazione affettiva che l’avrebbe legata all’ex governatore.