Fabrizio Corona e lo “scoop pazzesco” su Messina Denaro: “Mi sono comportato da cittadino onesto”

Milano, l’ex paparazzo si difende dopo la perquisizione della sua casa nell’inchiesta sul furto di documenti segreti sulla cattura del boss di Cosa Nostra

Fabrizio Corona, 49 anni

Fabrizio Corona, 49 anni

Milano – “Ho fatto il mio lavoro e mi sono comportato da cittadino onesto e corretto e nonostante tutto eccomi ancora qua in questa situazione”. È il commento, affidato al suo legale Ivano Chiesa, di Fabrizio Corona, indagato e perquisito nell'inchiesta a carico di un carabiniere e di un consigliere comunale di Mazara del Vallo che hanno cercato di vendere all'ex paparazzo e a un giornalista materiale riservato sulla cattura del boss Matteo Messina Denaro. Materiale che lo stesso Corona, in un’intercettazione del maggio scorso, definisce uno “scoop pazzesco”.

Per quanto riguarda il giornalista coinvolto nell’inchiesta, Moreno Pisto, direttore del quotidiano online Mow, l'avvocato Chiesa ha sottolineato che appena ha realizzato la gravità della situazione “ha denunciato tutto e subito in accordo con Fabrizio Corona”.

A caccia di scoop

"Ogni giorno è  pieno di pazzi che gli propongono delle cose, che lui rifiuta, Corona fa soltanto il suo lavoro, cerca gli scoop, e ciò che mi amareggia è che quando c’è di mezzo Corona il diritto e la realtà vengono storpiati”, ha affermato Chiesa, storico difensore dell'ex paparazzo in affidamento terapeutico da tempo per scontare le condanne definitive.

Il bluff

Lo stesso Corona, ha aggiunto il legale, “me ne aveva parlato e gli ho detto denunciate subito”. L'avvocato Chiesa ha spiegato che “un uomo ha chiesto di incontrarli e si è presentato con dei documenti, loro hanno capito subito che era una polpetta avvelenata, hanno bluffato fingendosi interessati e Pisto ha denunciato in accordo con Fabrizio, capendo la delicatezza della situazione, e non hanno pubblicato alcuna notizia nemmeno di quello strano contatto”. E, ha proseguito Chiesa, “solo Fabrizio ora è indagato per tentata ricettazione, un reato che non esiste”.

Perquisizione nella notte

Il legale ha infine precisato che Corona è stato perquisito dai carabinieri a Milano la scorsa notte. "Sono venuti in 10 e gli hanno preso i pc, facciano quello che vogliono, lui si è comportato correttamente, ha capito subito che quel materiale poteva essere trafugato o costruito”.