Extinction Rebellion, il blitz nella notte a Milano finisce con otto attiviste identificate dalla Digos

Le ragazze del movimento ambientalista stavano appendendo uno striscione lungo 12 metri contro le Olimpiadi invernali in via Melchiorre Gioia

In alto, il tentativo di appendere lo striscione (in dettaglio più in basso)

In alto, il tentativo di appendere lo striscione (in dettaglio più in basso)

Milano – Nuovo blitz degli attivisti di Extinction Rebellion a Milano. Nella notte, intorno alle 3, uno striscione di 12 metri è stato affisso per protestare contro le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.

L'azione come detto è stata messa a segno da Extinction Rebellion, le cui attiviste sono state sorprese dalle forze dell'ordine e multate. È accaduto poco dopo le 3 di notte quando otto giovani hanno appeso il lungo striscione utilizzando tre pali della luce di uno spartitraffico stradale in via Melchiorre Gioia all'angolo con via Cardano, con la frase “Le Olimpiadi senza neve sono una cagata pazzesca”, parafrasando una celebre frase di Fantozzi.

Durante l'azione sono stati notati da una pattuglia della Polizia locale che ha fatto intervenire la Digos. Gli agenti hanno identificato tutti e nove gli attivisti contestando loro l'affissione abusiva (reato depenalizzato).

Le attiviste, si legge in una nota del movimento ambientalista, “non avevano aperto gli striscioni quando polizia, carabinieri e digos sono intervenuti tenendo le attiviste in fermo identificativo e sequestrando gli striscioni che leggevano 'Olimpiadi senza neve? Una cagata pazzesca…’ e ‘Aeroporto a Cortina? Una cagata pazzesca…'. Nonostante non fosse stata svolta alcuna azione, il processo di identificazione da parte delle forze dell'ordine è durato 3 ore, durante le quali le attiviste sono rimaste al freddo in un angolo della strada senza ricevere informazioni sulla loro situazione. Hanno ricevuto ciascuna una multa per affissione abusiva per un ammontare massimo complessivo di 2.400 euro per una affissione mai avvenuta. Un'azione nonviolenta con l'obiettivo di esprimere dissenso riguardo alle Olimpiadi Milano-Cortina ha ricevuto una repressione spropositata mostrando un chiaro intento intimidatorio nel dare multe per fatti non accaduti”.