MILANOI servizi sono stati tra i più colpiti dalle liquidazioni giudiziali nel primo trimestre dell’anno. Ma, in base alle previsioni di Assolombarda, nei prossimi mesi diventeranno il traino per la crescita (rivista al ribasso) del Pil regionale (+0,8% nel 2025). Secondo lo studio degli industriali lombardi, infatti, saranno proprio la ripresa dei consumi e il sostegno dei servizi a consentire al Prodotto interno lordo di avanzare seppur con una stima inferiore a quanto ipotizzato a inizio anno (+1,1%) per il clima di incertezza economica e commerciale globale aggravato dalla politica di Trump e dai conflitti in corso.
Le previsioni del centro studi di Assolombarda sull’andamento dei macrosettori indicano un’espansione dell’1% dei servizi. Un dato che tuttavia risente dell’effetto dazi, in ribasso rispetto allo scorso gennaio quando nel 2025 era atteso un balzo dell’1,9%. Sul finire dell’anno, le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 potrebbero dare maggiore slancio sopratutto ai servizi alle persone, già in forte crescita specialmente nel comparto alberghiero e della ristorazione. A pagare il prezzo più alto delle politiche protezionistiche annunciate dagli Stati Uniti sarà invece la manifattura: per il valore aggiunto dell’industria lombarda si prevede una contrazione dello -0,9%, più contenuta rispetto al totale italiano (-1,1%) e anche alle attese di gennaio (-1,2%). Assolombarda ipotizza anche un calo del 2% del valore aggiunto delle costruzioni nel 2025.
Oltre alla spinta dei servizi, i consumi si confermano un elemento chiave della crescita lombarda, con un’espansione prevista dell’1,3% (più dell’1% nazionale). Anche in questo caso, tuttavia, si profila un ridimensionamento delle aspettative rispetto a inizio anno: il recupero del reddito disponibile reale sembra essere bilanciato da una crescente incertezza, che potrebbe mantenere elevata la propensione al risparmio delle famiglie. L.B.