Moroni
Se sei tra coloro che ogni mattina partono, baldanzosi, dal Sud del Po (Stradella, Tortona, Asti, Genova ecc.) per raggiungere l’ufficio a Milano, preparati: l’estate 2025 sarà il tuo personalissimo Survivor. Partiamo con il ponte ferroviario di Bressana Bottarone, che decide di prendersi dal 1° giugno una lunga, lunghissima pausa per manutenzione straordinaria e “potenziamento infrastrutturale“. Questo comporterà prima il senso unico alternato fino a fine luglio, giusto per farti assaporare la lentezza. Poi arriverà la chiusura totale a fine luglio, che durerà magicamente fino a fine agosto. E quando pensi che il peggio sia passato, ecco che ti restituiscono il senso unico fino a fine settembre. Ma non finisce qui! Milano risponde con una mossa da campione: ATM chiuderà la metropolitana linea verde tra Cadorna e Garibaldi dal 18 luglio a fine agosto. Così, anche se riesci ad arrivare in città, scopri che il tuo viaggio non è finito: il metrò non è utilizzabile in una tratto strategico della M2. Nemmeno i bus da e per Famagosta ti salveranno se il tuo ufficio è oltre Garibaldi. Insomma, sembra quasi un oscuro complotto del destino per vedere chi riuscirà a presentarsi in ufficio senza aver perso prima la dignità o la voglia di vivere. Soluzioni: allenarsi a dormire in sacco a pelo in ufficio, investigare sulle canoe fluviali, spiegare al capo che da luglio a settembre ci si trasformerà in un eremita smart working based. Perché in estate raggiungere Milano sarà l’equivalente moderno di scalare l’Himalaya. A piedi...con le ciabatte.
Simona Vercesi, Stradella
Ecco l’idea: una giornata in cui i pendolari viaggeranno, per protesta, con le ciabatte ai piedi.
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