Expo, Vie d'Acqua sotto inchiesta. A rischio il recupero del Canale Villoresi

Il progetto legato ad Expo colpito dagli scandali: fra ritardi e indagini giudiziarie di Christian Sormani

Il Canale Villoresi (StudioNord)

Il Canale Villoresi (StudioNord)

Nerviano (Milano), 22 settembre 2014 - «Le Vie dell’Acqua legate ad Expo? Potrebbero rimanere solo sulla carta, almeno per quanto riguarda il nostro territorio». A lanciare l’allarme dopo l’ennesimo scandalo collegato ad Antonio Acerbo, il supermanager di Expo inquisito per presunte tangenti nell’assegnazione dell’appalto proprio sulle Vie d’acqua, il sindaco di Nerviano, Enrico Cozzi. Sul piatto dell’esposizione mondiale di Milano 2015 tanti progetti compreso il canale navigabile lungo 20 chilometri per collegare prima la zona Nord, poi i padiglioni di Rho-Pero alla Darsena milanese. Ora diventato un progetto relegato a undici chilometri che, con tutta probabilità non saranno certo pronti per l’avvio di Expo e forse neppure dopo la chiusura della manifestazione. Insomma per farla breve, le vie dell’acqua non saranno terminate per l’arrivo dei visitatori e con esse le piste ciclabili interessate o la riqualificazione di quelle esistenti. Gli interventi principali potevano prevedere una ricaduta sul territorio nervianese almeno per quanto riguarda le disastrate piste ciclabili di appoggio al canale. I progetti sono vari, ad iniziare dalla via d’acqua zona nord, ovvero un canale irriguo di 7,3 chilometri che, riconnettendo tratti di rogge e canali esistenti, collegherà il Canale Villoresi al sito Espositivo. Il tutto affiancato da un percorso di oltre 8 chilometri attraverso il Parco Groane per collegare il nord-ovest milanese con Expo stessa e la città di Milano. Ma quello che interessa di più i nervianesi, ma anche Parabiago, Busto Garolfo, Arconate ed altri Comuni rivieraschi è la riqualificazione del canale Villoresi e delle sue alzaie.  Un recupero che sulla carta, doveva prevedere la ristrutturazione delle opere idrauliche storiche, la realizzazione di nuovi manufatti atti a migliorare la regolazione delle acque e soprattutto la ristrutturazione delle protezioni esistenti che versano in condizioni pessime. In questo caso tutto tace da mesi nella nostra zona, con l’aggravante che pesa come un macigno della nuova inchiesta su Antonio Acerbo. In stand by al momento anche la riqualificazione delle alzaie del Naviglio Grande e del Villoresi verso il Ticino che avrebbero dovuto formare una sorta di anello attorno alla zona dell’Expo.  Intanto la ciclabile del Villoresi prosegue con i lavori di riqualificazione ma solo nei boschi del Parco delle Groane tra i Comuni di Garbagnate, Senago e Limbiate. Il nulla, almeno per ora, per quanto riguarda la zona nervianese e bustese. Nessun cantiere è stato posto lungo questo tratto con l’aggravante che tempi stringono e bisogna rispettare i termini di consegna delle opere che serviranno al reperimento delle risorse idriche necessarie ad alimentare il sito espositivo di Expo 2015.

christian.sormani@ilgiorno.net

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